Savona. Prosegue la battaglia degli insegnanti savonesi per protestare contro la sentenza del 21 dicembre scorso del Consiglio di Stato che ha negato l’inserimento nelle graduatorie ai diplomati magistrali prima del 2001/02. Un pronunciamento che, di fatto, ha stabilito che chi si è diplomato alle magistrali prima di quell’anno oggi rischia il posto di lavoro.
Un caso che ha suscitato una mobilitazione a livello nazionale, portata avanti dal Coordinamento Diplomati Magistrale Abilitati che oggi ha organizzato anche a Savona un incontro a Palazzo Nervi come spiega Lorena Bonifacino, referente insieme a Sara Turboni del coordinamento delle diplomate magistrali della provincia di Savona: “Abbiamo fortemente voluto e sollecitato l’incontro di stamattina per avere un confronto con le varie istituzioni toccate dalla sentenza dell’Adunanza Plenaria. Abbiamo dovuto constatare la totale assenza del Provveditorato di Savona che non si è presentato, così come quella dei dirigenti degli istituti comprensivi della provincia di Savona. Davanti alla necessità di ovviare alle problematiche che ci saranno nel prossimo anno scolastico, ci saremmo aspettati che oggi fossero presenti”.
“Erano presenti invece numerosi sindaci del territorio ed esponenti politici, ma anche alcuni sindacalisti – spiega Bonifacino -. Abbiamo fatto un veloce excursus della nostra vicenda, ponendo l’accento sul fatto che con la legge 124/99 vennero introdotte le graduatorie permanenti utilizzate per l’assunzione dei docenti nella misura del 50%, poi nel 2006 vennero istituite le GAE in cui confluirono anche gli abilitati Fis e laureati in scienze formazione primaria che non avevano partecipato a nessun tipo di concorso, mentre vennero esclusi i diplomati magistrali”.
I sindacati, che oggi erano presenti all’incontro, sono stati proprio i destinatari di un critica da parte del Coordinamento: “Abbiamo chiesto perché fino ad oggi non hanno mosso un dito ed, al contrario, hanno anche osteggiato lo sciopero. Arrivati questo punto, però, noi non possiamo non manifestare il nostro disagio. Da settembre subiremo gravi disagi, ma non possiamo nemmeno dare dati precisi perché le graduatorie del Provveditorato agli studi non vengono aggiornate e pubblicate”.
“Secondo i nostri calcoli (frutto della nostra ricerca), comunque, nelle graduatorie infanzia ci sono 250 insegnanti di cui solo 20 senza la riserva giudiziaria, nella primaria sono 240 di cui solo 15 inseriti senza riserva. Noi ci poniamo questo problema: consideriamo che per l’anno scolastico 2018-2019 sono previsti 39 pensionamenti su primarie e 15 su infanzia, senza contare mobilità e trasferimenti, ci chiediamo quindi a chi verranno affidati questi posti vacanti visto che noi saremo tolti dalle graduatorie? In che modo sarà garantita la continuità didattica? La situazione è nota alle istituzioni, ma allora perché non si prendono provvedimenti?” prosegue Bonifacino.
Il Coordinamento magistrali della provincia di Savona, in conclusione, ha sintetizzato le loro richieste: “Chiediamo il mantenimento delle posizioni nella graduatoria ad esaurimento ed il mantenimento dei ruoli per le 195 persone sulle primarie e 74 nella scuola infanzia che hanno sostenuto un anno di prove che le ha giudicate idonee. Chiediamo l’equiparazione dei punteggi tra diplomati magistrali e scienze della formazione primaria. Vogliamo una soluzione politica e siamo aperte al dialogo con tutti gli ambiti anche se stamattina abbiamo constatato la totale assenza di Provveditorato e dirigenti scolastici”.