Rinascita industriale

Area di crisi complessa, in arrivo l’accordo di programma: oltre 200 mln nel savonese per 600 posti di lavoro

Soddisfazione dei sindacati e della Regione: 27 progetti cantierabili fin da subito

Savona. Faccia a faccia in Regione sull’area di crisi complessa del savonese, al quale hanno preso parte istituzioni locali e sindacati. Cgil Cisl e Uil avevano da tempo sollecitato un incontro in merito all’iter sul provvedimento adottato per la riconversione economica del territorio.

La Regione Liguria ha comunicato che il progetto di riconversione e riqualificazione industriale sarà formalizzato entro la prossima settimana in un apposito incontro già calendarizzato del gruppo di Coordinamento Nazionale (GCC), e nei giorni immediatamente successivi sarà definito e sottoscritto l’accordo di programma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il rilancio del territorio savonese, riconosciuto “area di crisi industriale complessa” nel settembre del 2016.

I settori su cui saranno indirizzati prioritariamente i finanziamenti pubblici saranno il manifatturiero, la logistica e il trasporto, inoltre sono previsti interventi e i finanziamenti infrastrutturali partendo da quelli immediatamente cantierabili.

Nell’ambito degli aspetti strettamente finanziari, la Regione Liguria interverrà con oltre 20 milioni di euro ai quali si dovranno sommare quelli derivanti dal Governo, che saranno definiti nell’incontro già previsto la prossima settimana, auspicando che siano almeno pari a quelli stanziati dalla Regione.

L’esito della Call a fine novembre ha prodotto oltre 120 manifestazioni di interesse, 27 progetti sono quelli che potenzialmente sono cantierabili da subito con un investimento totale di oltre 200 milioni di euro, con oltre 600 nuovi posti di lavoro.

“Cgil Cisl Uil hanno chiesto con determinazione che il tema legato alla nuova occupazione sia gestito con grandissima attenzione, dando priorità alle ricollocazioni di personale attualmente interessato da ammortizzatori e sociali e non, comunque personale espulso dai cicli produttivi di imprese del territorio, tenendo conto anche dei giovani. Nuova occupazione che dovrà tenere conto necessariamente di percorsi formativi e di riqualificazione del personale anche attraverso strumenti di sostegno al reddito nei casi in cui gli investimenti non si “agganciassero” alle tempistiche della mobilità in deroga”.

“Cgil Cisl Uil infine hanno evidenziato le tantissime crisi aziendali che ancora oggi affliggono il territorio (Piaggio, Bombardier, Ferrania Solis e Technology, Asset, Ata, Tpl, Cantieri Mondomarine, Italiana Coke ecc.) con problematiche differenti una dall’altra ma che necessitano di una regia comune delle istituzioni locali e governative, affinché si possano trovare soluzioni al futuro occupazionale di centinaia di lavoratori che oggi sono seriamente a rischio”.

“La firma dell’accordo di programma è una notizia importantissima, è un tassello iniziale, come da piattaforma rivendicativa di Cgil Cisl Uil (ottobre 2016) che è servita da input propulsivo e propositivo per il riconoscimento dello status di “Area di Crisi Industriale Complessa”, insieme alle iniziative di mobilitazione che i lavoratori dell’industria savonese hanno messo in campo negli ultimi anni, ed è fondamentale per il rilancio di questo territorio” aggiungono i sindacati.

“Cgil Cisl Uil pensano sia importante condividere i contenuti dell’accordo di programma e soprattutto discutere con il “territorio” le opportune azioni da intraprendere da qui in avanti. E’ quindi necessario chiedere al Governo l’istituzione di un tavolo di monitoraggio per una stringente verifica sullo stato di attuazione dei progetti e per l’individuazione delle misure più urgenti e più idonee per il rilancio del territorio stesso”.

“E’ indispensabile prevedere la partecipazione a pieno titolo di Cgil Cisl e Uil di Savona e del “gruppo di Pilotaggio locale” ai tavoli di lavoro previsti dalla procedure di gestione dell’Area di Crisi complessa per la realizzazione dell’accordo di programma.

Generica

“Abbiamo condiviso con tutti i soggetti del territorio i termini dell’accordo di programma che firmeremo, entro fine mese, con il ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo comune di poter chiudere questa partita portando alle aree savonesi la maggiore copertura economica possibile” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico e ai Porti Edoardo Rixi durante l’incontro che si è svolto oggi in Regione Liguria con sindaci, presidente della Provincia, associazioni datoriali, categorie e sindacati per fare il punto sullo stato di avanzamento del percorso di gestione dell’area di crisi industriale complessa nel savonese.

“L’accordo – ha spiegato l’assessore Rixi – avrà una validità di due anni. Abbiamo deciso di mantenere gli investimenti su tutte le filiere produttive compresa l’ambientalizzazione di Italiana Coke, con particolare attenzione alla piattaforma e ai sistemi logistici. Come Regione Liguria prevediamo investimenti finanziari per circa 25 milioni di euro a cui si aggiungono quelli dell’Autorità Portuale di sistema per quanto riguarda le opere infrastrutturali richieste dal territorio, come la strada di scorrimento”.

“Il ministero dei Trasporti, sino a oggi, ha solo preso impegni finanziari futuri: come Regione e Ap siamo pronti ad anticipare le risorse per evitare il blocco delle opera. Vogliamo arrivare con una lista di opere con una programmazione definita, su base biennale, che ci permetta di presentarci al prossimo governo con una piattaforma già condivisa con gli enti locali. A oggi, dalla call di Invitalia, a cui seguirà il bando, risulterebbero 210 milioni di euro di potenziali investimenti sulle aree, ma potrebbero anche aumentare. Allo stato attuale, gli investimenti genererebbero oltre 600 posti di lavoro”.

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