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Vado Ligure, Casapound imbratta la sede dell’Anpi: “Il ritorno dei neofascisti è un pericolo reale”

L'Anpi di Vado Ligure: "Questi vili attacchi o intimidazioni non fermeranno la nostra battaglia contro i neofascisti"

manifesto casapound

Vado Ligure. Oggi è stata imbrattata la bacheca della sezione Anpi di Vado Ligure con un manifesto da parte dei neofascisti di Casapound. E non è il primo episodio: già lo scorso novembre, infatti, erano stati strappati alcuni manifesti affissi per le Celebrazioni dei rastrellamenti 1944 nella centralissima Piazza Cavour.

“Questa è la riprova che l’Anpi, insieme alle altre forme democratiche e antifasciste, hanno sempre denunciato di un pericolo del ritorno dei movimenti neofascisti e neonazisti nel nostro Paese: non sarà con un vile manifesto che questi vigliacchi che si nascondono nell’anonimato potranno pensare di fermare la battaglia che l’Anpi insieme all’Aned e a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Lotta di Liberazione portano avanti da moltissimo tempo” afferma il presidente De Grandi, partigiano “Tuono”, della sezione di Vado Ligure.

“Il clima che con il passare dei giorni darà inizio alla campagna elettorale del voto del prossimo 4 marzo, è un clima molto difficile ed oscuro, in tanti anni di attività svolta sul territorio di Vado Ligure, non si è mai giunti ad atti così preoccupanti: la sezione di Vado Ligure che ha alle sue spalle anni di cooperazione con il mondo della scuola e con la società civile per portare avanti quel messaggio di libertà e democrazia lasciato dai partigiani, dagli antifascisti condannati a morte dal fascismo e dai deportati assassinati nei lager nazisti, vuol ribadire che oggi difronte a questi attacchi, come quelli delle settimane scorse alle sedi dell’Anpi provinciale, della Comunità mussulmana e alla parrocchia di Piazza Martiri, continueremo nel nostro operato”.

“Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale del sindaco Giuliano che in consiglio comunale è stato approvato all’unanimità di non concedere nessun spazio pubblico ai movimenti fascisti di Casapound o Forza Nuova, questo per riaffermare che la città di Vado Ligure ha pagato un prezzo altissimo di morti durante la Lotta di Liberazione” conclude la sezione vadese dell’Anpi.

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