Migliaia rischiano il posto

Sciopero degli insegnanti l’8 gennaio, ecco le scuole chiuse in provincia di Savona

I maestri diplomati alle magistrali prima del 2002 rischiano il posto: una sentenza del Consiglio di Stato nega loro l'inserimento nelle graduatorie

scuola protesta sciopero

Provincia. Si preannuncia un lunedì di passione per la scuola in Italia: l’8 gennaio infatti si svolgerà uno sciopero nazionale che coinvolge tutti i lavoratori di ogni ordine di scuola, di ruolo e precari, docente ed ATA, contro la sentenza del 21 dicembre da parte del Consiglio di Stato che ha negato l’inserimento nelle graduatorie ai diplomati magistrali prima del 2001/02. Una protesta indetta da ben sei sindacati per portare all’attenzione del pubblico la difficile situazione di questi insegnanti: tutti coloro che si sono diplomati alle magistrali prima di quell’anno, infatti, oggi rischiano il posto di lavoro.

Si stima che siano circa 6000 i docenti di ruolo in tutta Italia che rischiano il “licenziamento” (ossia la perdita del posto di ruolo e l’inserimento in seconda o addirittura terza fascia) a partire da marzo o in alternativa da giugno, mentre altri 2000 (pur avendo lo stesso identico diploma) hanno il posto ormai “garantito” da vecchie sentenze passate in giudicato. E sono in totale 43.000 gli insegnanti entrati nelle graduatorie a scorrimento “con riserva” che ora verranno espulsi e potranno tornare a lavorare solamente come precari.

Anche in Liguria e nel savonese il tema è decisamente sentito. Due insegnanti, Provvidenza Migliaccio e Silvia Fazzolari del Coordinamento Diplomati Magistrale Abilitati, si sono occupate di allestire due pullman (uno in partenza da Albenga e Savona, l’altro da Genova) con cui quasi un centinaio di insegnanti partiranno la notte tra il 7 e l’8 gennaio alla volta di Roma, dove si terrà la manifestazione nazionale. “Quando il 23 dicembre abbiamo iniziato, i referenti nazionali avevano i contatti di sì e no 10 maestri liguri pronti ad aderire – racconta Migliaccio – in due settimane di lavoro sono diventati 600 i maestri che partecipano in qualche modo. Anche i sindacati, che all’inizio erano scettici all’idea di allestire i pullman, ora ci supportano. Si sono resi conto che il tema ci tocca nel profondo: questo non è ‘il solito sciopero’, ma il tentativo di scongiurare un licenziamento di massa“.

Anche Anief è dalla loro parte: “Noi come Anief Liguria abbiamo indicazioni di andare a Torino – racconta la presidente regionale Maria Guarino – ma sono felice che le maestre siano riuscite ad organizzare un gruppo così numeroso. Spiace solo che alcuni dei sindacati con più potere al tavolo della trattativa, cioè Cgil e Cisl, stessero invece invitando negli scorsi i loro aderenti a non partecipare allo sciopero in vista di un’incontro che si è tenuto ieri e che invece non ha risolto nulla. Alla luce di questo ci auguriamo che ora decidano di aggregarsi alla protesta collettiva”.

Un’altra maestra, Sara Turboni, si sta occupando invece di coordinare la protesta locale: “Sono più di 60 al momento gli insegnanti che aderiranno – spiega – presentandosi alle 9 del mattino dell’8 gennaio davanti al Provveditorato agli Studi. Alle 10 una delegazione incontrerà il Provveditore, quindi probabilmente ci recheremo davanti al Municipio“. Ed il Coordinamento ha già chiesto per i giorni successivi anche un incontro con il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, per informarlo della situazione.

La partecipazione degli insegnanti comporterà anche una serie di chiusure di scuole primarie o dell’infanzia in tutta la provincia (non tanto per una effettiva ‘adesione’ della scuola in sé, quanto per la mancanza quel giorno di un numero di insegnanti sufficiente a garantire il servizio). “Ad oggi – racconta Turboni – è già certa la chiusura delle scuole dell’infanzia di Sassello e di 5 sezioni su 6 della scuola dell’infanzia di Albisola Superiore. Dovrebbero tenere chiuso anche le primarie di Pietra Ligure, in viale Europa e a Giustenice, così come la primaria di Stella San Giovanni e quella di Casanova, frazione di Varazze. A Savona le scuole saranno tutte aperte, ma alle De Amicis e alle Astengo non sarà garantito il pre-scuola“.

Sarà chiusa anche la scuola dell’infanzia di via Milano a Borghetto Santo Spirito, mentre la scuola primaria di Toirano sarà aperta solo a partire dalle ore 13 (senza mensa) per la sola classe primaA Celle e Varazze, infine, diverse scuole apporteranno modifiche agli orari: a Celle la 1°B entrerà alle 9.10, a Varazze la 3°B uscirà alle 12.30 mentre nella scuola dell’infanzia di frazione Casanova la sezione B uscirà alle ore 13.

Articolo in continuo aggiornamento – la redazione aggiungerà nelle prossime ore eventuali altre scuole in cui si renderà necessaria la chiusura

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