Savona. E’ stata eseguita oggi pomeriggio dal medico legale Marco Canepa l’autopsia sul corpo di Hayet Maatoug, la dipendente comunale di 58 anni trovata senza vita ieri mattina nella sua abitazione in via Ceva a Savona. L’esame autoptico avrebbe rilevato la presenza di tutti gli elementi compatibili con un’intossicazione da monossido di carbonio e quindi confermerebbe l’ipotesi che ad uccidere la donna sia stato un malfunzionamento della caldaia di casa.
Per non escludere nessuna pista, però, nel corso dell’autopsia sono stati effettuati anche una serie di prelievi per svolgere accertamenti istologici utili a rilevare eventuali patologie, in particolare cardiache, potenzialmente letali (Hayet Maatoug infatti era stata dimessa domenica dall’ospedale dopo aver accusato un lieve malore ed era previsto che martedì tornasse in ospedale per mettere l’holter). Al momento l’ipotesi più accreditata resta quindi quella del malore causato dall’intossicazione da monossido di carbonio.
Per fare luce sulla tragedia il pm Elisa Milocco ha aperto un fascicolo per omicidio colposo che, ad ora, è contro ignoti. Nei prossimi giorni continueranno però gli accertamenti tecnici sulla caldaia per capire se possano esserci responsabilità per la morte dell’impiegata del Comune di Savona.
La scomparsa di Hayet Maatoug, che era anche presidente dell’Associazione Gli Amici del Mediterraneo, ha suscitato profonda commozione in città dove era molto stimata e conosciuta. Negli ultimi giorni sono stati tantissimi i ricordi e i messaggi per ricordarla arrivati da Savona.