Protesta nazionale

A rischio gli insegnanti diplomati alle magistrali prima del 2002, sciopero della scuola l’8 gennaio

Una sentenza del Consiglio di Stato ha negato loro l'inserimento nelle graduatorie

Banchi di scuola

Provincia. Potrebbero allungarsi ancora di un giorno le vacanze natalizie per gli studenti savonesi. Per il giorno 8 gennaio, infatti, ben sei sindacati hanno indetto lo sciopero nazionale della scuola, che coinvolge tutti i lavoratori di ogni ordine di scuola, di ruolo e precari, docente ed ATA, contro la sentenza del 21 dicembre da parte del Consiglio di Stato che ha negato l’inserimento nelle graduatorie ai diplomati magistrali prima del 2001/02.

Una sentenza che l’esecutivo nazionale dei Cobas, Comitati di Base della Scuola, definisce “vergognosa, che va contro tutte le precedenti sentenze che in questi anni avevano dato ragione a decine di migliaia di docenti che adesso si vedono negare persino il diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e che vengono retrocessi a docenti di serie C. Questa sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti/e di loro hanno avuto nomine annuali dalle GAE, in diversi/e sono già stati/e immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia”.

“Una sentenza – insistono – ingiusta, spietata e intollerabile, che gioca con la vita di decine di migliaia di lavoratori/trici: così come è insopportabile che il MIUR e il governo non abbiano voluto risolvere un problema serissimo non solo per i lavoratori/trici coinvolti ma per tutta la scuola italiana che di questi docenti non può assolutamente fare a meno. Guai, dunque, se ci fossero da parte del MIUR, utilizzando questa assurda sentenza, passi sciaguratamente avventati durante l’anno in corso, che dovessero far saltare la continuità didattica per migliaia di alunni e i posti di lavoro per migliaia di docenti. Se i tribunali dovessero far decadere tutte le supplenze e le immissioni in ruolo, la scuola primaria e quella dell’infanzia entrerebbero in un caos totale. Il problema è strettamente politico: è intollerabile che i diritti dei lavoratori/trici vengano vanificati dai tribunali”.

“Bisogna porre fine subito a queste assurdità – tuonano i Cobas – Esigiamo che il MIUR ed il governo pongano immediato rimedio (e non rinviando alla prossima legislatura) a questa vergogna che potrebbe portare ad un licenziamento di massa di 5300 lavoratori/trici, oltre che a negare la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato ad altri 60 mila lavoratori/trici. Chi è stato immesso in ruolo dovrà mantenere il proprio posto. Per chi ha già fatto l’anno di prova, esso vale molto di più di un concorso abilitante. Chi è inserito con riserva nelle GAE deve poter mantenere la propria posizione, così come chi ha avuto un incarico annuale”.

“Per raggiungere questi obiettivi e annullare i possibili effetti deleteri della sciagurata sentenza, i COBAS hanno indetto, insieme ad altre organizzazioni, per lunedì 8 gennaio lo sciopero della scuola primaria e dell’infanzia, e una manifestazione nazionale a Roma (alle 9.30 di fronte al Ministero dell’Istruzione, ndr) per la quale le nostre sedi stanno organizzando i bus per portare a Roma il maggior numero possibile di docenti. Chiederemo che una delegazione di diplomati/e magistrali venga ricevuta dalla Ministra Fedeli”.

Per l’adesione,è sufficiente l’assenza del personale senza altre motivazioni. Per l’adesione alla manifestazione nazionale a Roma, rivolgersi alla mail cobascuola.sv@email.it.

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