Blitz

Rave party all’ex Giuditta bloccato dai carabinieri: dieci giovani identificati fotogallery video

Intervento dei militari prima dell'inizio della festa clandestina nell'ex discoteca di Borgio Verezzi

rave party giuditta

Borgio Verezzi. Avevano portato già tutta l’attrezzatura, impianto e casse, nell’area esterna dell’ex Giuditta di Borgio Verezzi, storico locale della zona del Botassano chiuso ormai da oltre 10 anni e in stato di forte degrado, ma sono stati fermati dall’intervento di tre pattuglie dei carabinieri, allertati dal tardo pomeriggio per la presenza di alcuni giovani all’interno della struttura privata.

La festa clandestina doveva ancora iniziare, ma l’intervento dei militari ha fermato quello che doveva essere un vero rave party in piena regola, che avrebbe richiamato dalle 23 in poi almeno 150 giovani provenienti da tutta la Liguria, con musica techno per tutta la notte. La festa era stata organizzata segretamente con una tam tam su Facebook.

Secondo quanto appreso non è la prima volta che si svolgono “raduni” del genere all’interno dell’ex Giuditta, situato in un posto isolato e scelto, proprio per la sua location, per feste improvvisate a suon di musica ad alto volume.

Nel corso del “blitz” dei carabinieri, scattato intorno alle 20 di ieri sera, sono stati identificati una decina di giovani intenti nei preparativi e nel soundcheck della festa: la maggior parte di loro, provenienti da Genova e provincia, è risultata pregiudicata; per loro nessuna conseguenza penale in seguito all’azione dei militari (il rave party non era ancora iniziato).

I carabinieri hanno sequestrato tutta l’attrezzatura, invitando i giovani ad allontanarsi. La festa per loro è finita prima ancora di iniziare con un mesto ritorno a casa e con in capo una denuncia da parte del proprietario della struttura dell’ex discoteca per violazione della proprietà privata. Le indagini continueranno per cercare di identificare tutti i ragazzi che avrebbero dovuto partecipare al rave.

La struttura dell’ex Giuditta, in stato di abbandono e forte degrado, meta di extracomunitari e senza tetto, oltre che di feste clandestine ed incursioni all’interno, era già stata al centro delle polemiche in relazione alla situazione complessiva della zona del Botassano, tra incuria, scarsa manutenzione, strade dissestate e assenza di illuminazione, con proteste e segnalazioni da parte degli abitanti della zona: un gruppo di case “borderline”, comprese tra tre comuni confinanti, Borgio Verezzi, Finale Ligure e Tovo San Giacomo.

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