Tesoro

Loano, grande successo per la presentazione del volume su Monte Carmelo

Nel corso della presentazione è stato analizzato lo stato dei lavori di restauro del complesso ed è stato svelato il nome del vero autore di uno dei quadri più noti

Loano. Lo stato dei lavori di ristrutturazione del complesso ed il nome del vero autore di uno dei dipinti più conosciuti ed emblematici della sua chiesa. Sono queste solo alcune delle importanti informazioni di cui sono venute a conoscenza le decine di persone che questo pomeriggio hanno partecipato alla presentazione del volume “Monte Carmelo di Loano – Dal 1609 una presenza carmelitana tra storia e attualità” tenutasi nella sala consiliare di Palazzo Doria nell’ambito della rassegna “Libri sotto l’albero” organizzata dall’assessorato a cultura e turismo del Comune di Loano in collaborazione con il Convento del Monte Carmelo.

“L’idea di una pubblicazione sul Monte Carmelo era nell’aria da tempo – spiegano i Padri Carmelitani Scalzi, curatori dell’opera – Infatti la precedente e fortunata opera di padre Angelico Carattino era ormai esaurita e pressoché introvabile. Durante le celebrazioni per il quarto centenario della fondazione del convento nel 2009 l’idea ha iniziato a prendere corpo. In particolare durante il convegno di illustri studiosi sulla storia, l’architettura, il restauro, l’iconografia, la spiritualità e l’attualità. In quella felice circostanza del giubileo, si pensò a un testo per condividere con un pubblico più ampio i risultati di quelle ricerche, che per la loro qualità fanno il punto a oggi sulla ricerca storica in essere nelle diverse discipline”.

“L’impegno profuso nei lavori di restauro del complesso allora non permise però di dedicarsi al progetto della pubblicazione che pertanto non si riuscì a portare a termine. Soltanto quest’anno, in una pausa dei restauri, ha iniziato a prendere nuovamente concretezza fino al compimento. Dopo aver rivisto, da parte dei singoli autori, i rispettivi saggi, rinnovato buona parte della documentazione fotografica, corretto bozze e didascalie possiamo dire di essere arrivati all’atto finale della stampa.”

Il volume contiene i testi di autorevoli autori quali: Silvano Giordano, Marco Gazzoli, Anastasio Roggero, Federico Barbieri, Saverio Sturm, Franco Boggero, Antonio Arecco, Lauro Magnani, Laura Stagno e Giovanni Grossi-Bianchi (progettista e direttore dei lavori), che ha curato il saggio sui restauri. Ed è arricchito da immagini fotografiche realizzate dal fotografo Alberto Lagomaggiore. L’opera oltre a comprendere i saggi del convegno presenta una parte aggiornata sul restauro e una interessante riflessione sulla vita carmelitana dei nostri giorni di padre Federico Barbieri. Il coordinamento della pubblicazione è stato curato dall’architetto Nicola Buogo. Il volume si potrà acquistare in Comune a Loano e nel Convento di Monte Carmelo.

Presentazione Libro Monte Carmelo

Dopo la presentazione dell’assessore alla cultura Remo Zaccaria, che ha ricordato come la città di Loano abbia ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Città che Legge” del circuito del Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), ed il successivo intervento del sindaco Luigi Pignocca che ha sottolineato quanto sia saldo e duraturo il rapporto tra la comunità loanese ed i padri del Carmelo, la parola è passata al padre Silvano Giordano, che ha sottolineato l’importanza della presenza dei padri Carmelitani a Loano da oltre 400 anni e soprattutto il valore storico, architettonico e culturale del complesso di Monte Carmelo tanto per la città quanto per la famiglia Doria che ne favorì la costruzione. Giordano ha anche svelato come, di recente, sia stata definitivamente attribuita al suo reale autore una delle opere pittoriche più note della chiesa del Carmelo: “La predica del Battista” che per anni è stata attribuita a Domenico Cresti “il Passignano” è in realtà stato dipinto da Francesco Curradi. I recenti restauri del dipinto hanno riportato alla luce la firma del suo autore.

Giovanni Grossi-Bianchi, progettista e direttore dei lavori, ha posto l’accento sullo stato dei lavori di ristrutturazione della chiesa e del viadotto che conduce al complesso: “Preservare tesori importanti come Monte Carmelo è fondamentale – ha spiegato l’architetto – Ovviamente interventi di questo genere sono impossibili da portare a termine senza le necessarie risorse. Al momento di effettuare la sistemazione del viadotto, abbiamo ritenuto di non portare a termine tutti i lavori che avevamo in programma e di limitarci alla messa in sicurezza e, dal punto di vista del restauro, agli interventi ‘essenziali’. Questo ci ha consentito di risparmiare parte dei fondi stanziati dal Comune, che ora potranno essere destinati per finanziare altri progetti”.

Presentazione Libro Monte Carmelo

I lavori sono tanti: “Abbiamo cominciato dal viadotto, a cui il Genio aveva già messo mano nel dopoguerra. Quel restauro, tuttavia, aveva appesantito la struttura andando a sovraccaricare soprattutto le arcate. Per questo motivo abbiamo deciso di ridurre le dimensioni della carreggiata coi due marciapiedi visibili oggi (in maniera tale da ridurre la velocità dei vicoli) e di fare in modo che fosse vietato il transito ai mezzi pesanti. Questo per evitare che le vibrazioni prodotte dai mezzi in movimento potessero compromettere la stabilità del viadotto. Ma abbiamo in programma anche la sistemazione del sagrato, il cui muraglione di sostegno presenza seri problemi di staticità. Poi metteremo mano all’ala del noviziato adiacente alla chiesa: nel corso del tempo (durante la permanenza dei napoleonici nel periodo della battaglia di Loano, ad esempio, o dopo il terremoto di Bussana) la struttura del tetto è stata modificata fino al punto da renderla instabile. Inoltre la facciata della chiesa risultava staccata rispetto alla volta. Sono tutti progetti, questi, che richiedono fondi. Ma abbiamo diverse idee su come recuperarli. Non sarà facile, ma grazie alla collaborazione del Comune proveremo ad attivare canali di finanziamento. Se non si interviene, i danni potrebbero diventare troppo gravi. I tesori di Loano vanno tutelati. Specie perché questa città ha un impianto urbanistico e architettonico di livello mondiale che va mantenuto e preservato per il valore che possiede”.

Il fotografo Alberto Lagomaggiore, autore delle fotografie del volume, ha spiegato quanto si stato “emozionante immergersi in questa realtà e raccontare per immagini l’architettura del Monte Carmelo” pur coi limiti imposti dalla fotografia.

L’architetto Nicola Buogo che ha coordinato la pubblicazione ha spiegato la genesi del volume e l’intenso lavoro che ha richiesto la sistemazione dei materiali prodotti dai vari autori che vi hanno contributo.

In ultimo è intervenuto Riccardo Ferrari, presidente della Fondazione Stella-Grossi e “memoria” della città, che ha voluto dedicare un pensiero al professor Antonio Arecco, autore di uno dei contributi pubblicato nel volume e custode della storia e delle tradizioni loanesi per decenni e purtroppo scomparso di recente: “Mio padre aveva avuto incarico di sistemare gli impianti elettrici di alcune sue parti. Per questo, da piccolo, ho più volte visitato la chiesa di Monte Carmelo. Più tardi, mi è capitato di recarmi altrettanto spesso al complesso insieme al professor Arecco, con il quale speravamo di poter restaurare alcuni volumi della biblioteca. Purtroppo oggi Antonio Arecco non è più tra noi. In un’occasione come questa, in cui presentiamo un volume che celebra uno dei tesori storici, architettonici e culturali della nostra città, ritengo sia importante ricordare e rendere omaggio anche alla grande figura che è stata il professor Arecco. Per questo, vorrei che l’amministrazione comunale valutasse l’opportunità di intitolare al professore la nostra biblioteca civica”.

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