Necessità

Letti elettrici, Salvatore (M5S): “Ombre anche sulla seconda gara d’appalto, Viale e Locatelli facciano chiarezza”

La portavoce regionale: “Ancora una volta Alisa nella bufera. Se questo è il modello lumbard voluto da Toti…”

palazzo regione

Regione. “Ci risiamo. Ancora una volta Alisa finisce nella bufera, al centro di un esposto, depositato in Procura, secondo cui l’appalto dei letti elettrici per gli ospedali liguri sarebbe stato pilotato. Toccherà alla magistratura verificare eventuali responsabilità, ma, a livello politico, emerge sempre di più il totale fallimento della ‘super’ Asl Alisa nella gestione sanitaria della nostra regione”.

A dirlo è Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, che nota: “A distanza di un anno e mezzo dalla nascita di Alisa, il bilancio del carrozzone di Locatelli è a dir poco fallimentare, tra pronto soccorso in tilt, appalti opachi, sprechi, nomine e poltrone riservate ai lumbard’ e agli amici degli amici. D’altronde, bastava leggere con attenzione il curriculum di Locatelli per avere un’idea di come sarebbe finita. Nel 2014, ai tempi in cui era ai vertici della Asl milanese, il manager scelto da Toti era riuscito addirittura nell’impresa di (s)vendere per 25 milioni di euro un palazzo della Asl il cui trasloco è costato 26 milioni di euro, prima di essere subito rivenduto dai nuovi compratori per ben 38 milioni. Non esattamente un’operazione immobiliare di successo per la Asl i cui interesse avrebbe dovuto comunicare. Ma questo è nulla rispetto ai disastri a cui abbiamo assistito qui in Liguria”.

“La meritocrazia pare che non sia esattamente il marchio di fabbrica della giunta Toti, Locatelli rischia di essere premiato con l’assessorato alla sanità, se, come sembra, a marzo Sonia Viale farà le valigie per Roma. Insomma, Locatelli è troppo anziano per fare il direttore generale di Alisa (sarà per questo che è ancora commissario straordinario dopo la bellezza di un anno e mezzo), ma abbastanza giovane (e competente) per diventare il numero uno della sanità ligure. Alla faccia della coerenza”.

“Ora questo nuovo caso di un presunto bando pilotato (dopo che accuse analoghe avevano riguardato anche la prima gara) getta nuove e inquietanti ombre sulla gestione degli appalti da parte di Alisa. Viale e Locatelli facciano al più presto chiarezza sugli episodi contestati e sulla trasparenza delle procedure e delle società coinvolte. Pretendiamo la massima trasparenza, alla luce anche dei recenti scandali giudiziari che hanno coinvolto la sanità lombarda. Se è questo il modello sanitario che Toti ha in mente per la Liguria, rischiamo di passare in breve tempo dalle corsie ospedaliere alle aule giudiziarie, non pensavamo che fossero gli elementi scandalistici della sanità lombarda a ispirare l’uomo di Berlusconi”.

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