Episodio movimentato

E’ a giudizio per tentato furto, ma minaccia il giudice in aula: 33enne arrestato

L'imputato ha perso la testa improvvisamente ed ha iniziato ad urlare contro il magistrato: è stato bloccato dai carabinieri

tribunale Savona aula

Savona. Episodio movimentato questa mattina in tribunale a Savona dove l’imputato di un processo per un tentato furto avvenuto lo scorso dicembre a danno dei bagni Barbadoro, Daniele Randazzo, 33 anni, torinese senza fissa dimora, ha finito per essere arrestato per oltraggio a magistrato in udienza.

Quando l’udienza relativa al suo caso si era appena conclusa, Randazzo ha pesantemente minacciato il giudice Filippo Pisaturo contro il quale ha continuato ad urlare frasi come “ti spacco la faccia” e “ti aspetto fuori”. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Savona, che lo hanno arrestato, a scatenare la furia dell’uomo sarebbe stata la notizia di dover andare a Genova per essere visitato dallo psichiatra Gianluigi Rocco (nei confronti dell’imputato era stata infatti disposta una perizia psichiatrica).

Proprio mentre si stava accordando con lo specialista per presentarsi alla visita medica, Randazzo avrebbe improvvisamente dato in escandescenze iniziando ad urlare contro il giudice e a minacciarlo (ha anche strappato davanti a lui il biglietto da visita del dottore). Fortunatamente l’uomo non è passato dalle parole ai fatti e l’intervento dei carabinieri ha messo fine al suo “show” che è andato avanti per diversi minuti.

Randazzo è stato accompagnato nella caserma di via Mentana dove, dopo aver sentito anche il parere del pm di turno Elisa Milocco, i militari hanno formalizzato il suo arresto. Il trentatreenne è finito quindi nel carcere di Genova Marassi in attesa dell’udienza di convalida (la competenza, visto che il procedimento riguarda un magistrato, dovrebbe poi essere del tribunale di Torino).

Randazzo era finito in manette lo scorso 2 dicembre dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Savona che, durante la consueta attività di controllo e prevenzione, lo avevano sorpreso con una tenaglia in mano mentre stava forzando la porta d’ingresso dello stabilimento balneare. Il giorno successivo era stato processato per direttissima e il giudice aveva convalidato il suo arresto rimettendolo in libertà senza nessuna misura cautelare. Il processo era stato invece rinviato a questa mattina proprio per conferire l’incarico per una perizia psichiatrica richiesta sia dal pm che dalla difesa. Questa mattina però l’udienza si è conclusa con un epilogo decisamente inaspettato.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.