Affondo

Danni alluvionali, minoranze all’attacco: “I soldi arriveranno? Per ora c’è solo il danno alle imprese”

La replica di Rete a Sinistra e M5S alle dichiarazioni della Regione

Maltempo 11 novembre 2014

Liguria. “Prendo positivamente atto della risposta del presidente Toti e dell’assessore Giampedrone, in merito ai risarcimenti alle imprese liguri danneggiate dalle alluvioni nel periodo 2013/2015. Ma la loro risposta non risolve la questione da me denunciata, anzi dimostra inequivocabilmente che nel migliore dei casi le aziende liguri siano state danneggiate da quello che l’assessore Giampedrone definisce con leggerezza un “problema tecnico-burocratico”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, in replica alle dichiarazioni di Toti e Giampedrone rilasciate questa mattina sulla notizia della mancata attribuzione del fondo di 15 milioni alle imprese liguri danneggiate dalle alluvioni 2013/2015.

“È evidente, infatti, che le aziende del nostro territorio subiranno un considerevole ritardo nell’erogazione dei fondi a loro spettanti. Da rilevare, inoltre, che “casualmente” il 4 marzo 2018 si vota. Ed è risaputo che, con le elezioni alle porte, si determinano incertezze in tutti i processi amministrativi: una difficoltà che bisognerebbe evitare in tutti i modi. Dopodiché consiglierei all’assessore Giampedrone di evitare di usare la frase “immediatamente risolto”, in quanto sono perlomeno 6 mesi che questa vicenda va avanti, e nella nota cui facciamo riferimento viene precisamente detto che la notizia dello stanziamento era pervenuta in al Dipartimento del Territorio, Ambiente Infrastrutture e Trasporti in modo casuale”.

“Quindi, per dirla tutta, un caso fortuito che mal si addice a un’amministrazione che sbandiera a più riprese efficienza e trasparenza. Comunque ci interesserà sapere dalla giunta i tempi per l’emanazione del bando e se ha richiesto al ministero come siano stati utilizzati i 15 milioni desinati alla Liguria per il 2017: per questo presenteremo un’interrogazione. Perché ci sorge il più che legittimo sospetto che in altre regioni le imprese abbiano avuto un trattamento più sostanzioso, proprio in relazione a inefficienze, come quella riscontrata da noi, di altre regioni. In ultimo, nella nota dell’assessore Giampedrone non viene fatta alcuna menzione al “casus belli”, ossia al mancato controllo di una casella di posta elettronica certificata, attiva e funzionante, nelle disponibilità del Presidente Toti. Devo dire che, da cittadino oltreché da consigliere regionale, trovo molto preoccupante che si possano perdere soldi pubblici perché qualcuno non legge le email” conclude Gianni Pastorino. 

Ma sulla vicenda dei danni alluvionali, dopo l’affondo del Pd di questa mattina, arrivano critiche anche dal M5S: “Toti riferisca al più presto in Consiglio regionale sul gravissimo episodio delle tre mail non lette, che rischiano di far perdere 15 milioni di euro alle imprese liguri alluvionate per il periodo 2013-2015” sottolinea Fabio Tosi, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Liguria.

“Siamo abituati alla totale disorganizzazione che alberga nella Giunta Toti, ma questa volta si sfiora il fantozziano. È inconcepibile come Toti abbia potuto ignorare tre comunicazioni così importanti, provenienti dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile, e, non pago, prendersela con chi denuncia le sue mancanze. Un abbaglio grave che costerà nella migliore delle ipotesi ulteriori mesi di ritardo e patimenti, nella peggiore la perdita di 15 milioni che per le imprese liguri alluvionate significano ossigeno e, in alcuni casi, la sopravvivenza o meno, alla luce anche dell’enorme pressione fiscale e dei gineprai burocratici con cui devono fare i conti”.

“Al di là delle responsabilità individuali, è evidente che l’attuale sistema di collegamento tra Ministero e Regione fa acqua da tutte le parti. Non è accettabile che fondi così ingenti e vitali per la Liguria siano in balia di falle e sviste così grossolane”.

E il consigliere del M5S conclude: “In futuro sarebbe bene che per le comunicazioni ufficiali Toti si ricordasse di dare almeno l’indirizzo giusto, ovvero protocollo@regione.liguria.it, e non la pec personale del presidente. Ma evidentemente il governatore è troppo occupato a scansare i colpi che gli arrivano da Berlusconi su collegi e candidature per preoccuparsi delle nostre imprese, compito per il quale ha ricevuto il mandato dai cittadini liguri”.

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