Lettera al direttore

Lettera

Danilo Bruno (Verdi): “TPL diventi aziendi di mobilità”

tpl

In questi giorni il sistema di mobilità provinciale ha subito alcune novità:

a) in primo luogo bisogna rammentare il gravissimo episodio, segnalato dai quotidiani locali, del bus n.15 che avrebbe perso due ruote durante la salita di via Turati. L’episodio sarebbe stato circoscritto e non avrebbe causato alcun danno (paura motivata a parte) ma dovrebbe essere l’indice della gravissima situazione della manutenzione del parco mezzi dell’azienda provinciale TPL. Purtroppo, a stare ai quotidiani, accanto alle prese di posizione sindacale sulla gravissima situazione aziendale sarebbe corrisposto il completo silenzio delle forze (centrodestra-sinistra-cinquestelle), che dominano il panorama politico provinciale.

b) a questa grave notizia è corrisposto l’annuncio dello sciopero generale aziendale previsto il 5 febbraio e proclamazione unitariamente da sindacati confederali ed autonomi in difesa dell’assetto pubblico aziendale.

Noi Verdi continuiamo a credere nel servizio di trasporto pubblico locale ma soprattutto vorremo capire alcune cose:
a) Perché TPL non diventa un’azienda di mobilità, che si occupi progressivamente anche dei parcheggi?
b) Perché TPL non integra i suoi orari e i suoi biglietti con il sistema di trasporto ferroviario?
c) Perché la Provincia e i Comuni non chiedono il completamento del raddoppio ferroviario del ponente (non sul tracciato a suo tempo proposto) in modo che la Regione smetta di rincorrere opere inutili e faraoniche come il Terzo Valico; la creazione prioritaria ed immediata di un collegamento ferroviario efficiente con la piattaforma di Vado Ligure (su cui manteniamo tutte le nostre riserve ed opposizioni); la sistemazione delle reti ferroviarie in modo che le merci escano via rotaia dal porto di Savona ma soprattutto la ferrovia divenga lo strumento normale di comunicazione fra il capoluogo, il comprensorio e la valle Bormida, come molte organizzazioni da tempo propongono nel completo silenzio politico?

Infine nel chiedere dove sono finite le ruote del bus di via Turati (poiché non risulta che la stampa abbia parlato di recupero, per cui forse stanno ancora rotolando come i Rotoloni Regina della pubblicità televisiva), vogliamo ribadire ancora una volta la nostra vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori di TPL in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro e del carattere pubblico dell’azienda, che potrebbe essere lo strumento fondamentale di lotta all’inquinamento se dotata di mezzi efficienti e moderni ad altro rendimento e basso o nullo consumo di energie fossili.

Nel contempo ribadiamo che il centrodestra nazionale, regionale e locale dimostra sempre di più la propria completa inconsistenza politica e programmatica poiché a Genova, ad esempio, continua a sostenere una ipotesi inutile come la gronda quando bisognerebbe dirottare tutto il traffico lodale su una linea ferroviaria quadruplicata nell’area urbana e soprattutto sulla definizione e il ruolo della metropolitana attualmente esistente.

Danilo Bruno

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