Alassio. E’ morta sicuramente per annegamento, ed in poco tempo. Questo è quanto emerso nel corso dell’autopsia sul corpo di Alessia Puppo, la trentatreenne originaria della provincia di Alessandria scomparsa nelle acque antistanti l’abitato di Albenga poco prima della mezzanotte dello scorso 31 dicembre.
La donna, dopo la lite col fidanzato, si era gettata in mare nella notte senza fare ritorno. L’esame autoptico condotto oggi pomeriggio dal medico legale Marco Canepa ha confermato come proprio l’acqua sia stata fatale alla donna: la morte per annegamento sarebbe sopraggiunta rapidamente, e poco tempo dopo che la 33enne si era gettata tra le onde. Sul corpo non sono riscontrati altri segni che possano far ipotizzare traumi o altri fattori.
Nel corso dell’esame sono stati anche effettuati dei prelievi emato-chimici per poter valutare nelle prossime settimane le condizioni in cui si trovava la ragazza al momento del tragico gesto.
Il corpo della donna è stato individuato e tratto a bordo della motovedetta CP 545, dell’ufficio circondariale marittimo di Loano-Albenga, a meno di un miglio dalla costa tra Alassio ed Albenga, dopo tre giorni di ricerche. Un lasso di tempo giudicato breve dalla guarda costiera, in considerazione dello scenario in cui le ricerche si sono svolte.