Perplessità

Buco di bilancio di Borghetto, Maritano: “L’amministrazione non dice tutta le verità sul piano di riequilibrio”

"Abbiamo ritenuto dovere etico inviare alcune considerazion alla commissione ministeriale e alla Corte dei Conti della Liguria"

Consiglio Comunale Borghetto Canepa

Borghetto Santo Spirito. Continua a lasciare perplessi i membri della minoranza consiliare il “Piano decennale di riequilibrio finanziario” elaborato dall’amministrazione comunale del sindaco Giancarlo Canepa per ripianare il “buco di bilancio” di circa un milione e mezzo di euro con cui si trova a fare i conti il Comune di Borghetto Santo Spirito.

In questi giorni il primo cittadino e l’assessore al bilancio Roberto Moreno hanno avuto il primo incontro tecnico con il magistrato incaricato dalla Corte dei Conti di valutare le iniziative messe a punto per sanare le disastrate finanze comunali. I dettagli del piano sono già stati esposti alla cittadinanza nel corso dell’incontro pubblico tenutosi a fine anno scorso.

Nonostante i ripetuti confronti, prima in commissione capigruppo, poi in consiglio comunale ed infine durante la serata in municipio, il capogruppo di minoranza di “In Cammino” Giancarlo Maritano continua ad essere perplesso: “Il sindaco Canepa – spiega – ha dichiarato che il piano , ancorché decennale, prevede di ‘concentrare il peggio nei primi cinque anni’. Valutando quanto indicato nel piano di rientro dal predissesto, queste affermazioni risultano palesemente non vere. Infatti il piano prevede l’aumento delle entrate (con la soppressione di ogni tipo di agevolazione sull’Imu e sull’addizionale comunale Irpef) per un gettito complessivo di 225 mila euro; tagli alla spesa per 306.500 euro; recupero dell’Imu evasa per 400 mila euro; un risparmio sugli interessi sui mutui (derivanti dall’estinzione anticipata degli stessi prestiti grazie alla vendita della farmacia comunale) per 130 mila euro. Tutti questi importi, calcolati su base annua, porteranno ad un risparmio totale di un milione e 61.500 euro”.

“Valutando lo squilibrio reale di parte corrente per un anno tipo (ad esempio il 2015) si raggiunge un importo di 265 mila euro. Sottraendo questa cifra al risparmio ottenuto con le azioni di cui sopra, si ottengono 796.500 euro di risorse nette disponibili annualmente. Secondo le affermazioni del sindaco queste risorse dovrebbero essere utilizzate nei primi cinque anni per il rientro anticipato dello squilibrio economico, ma il piano non prevede questo. Lo squilibrio è pari ad un milione e 648.500 euro circa. Nel corso del 2015 sono stati recuperati ben 546.125 euro. La differenza verrà recuperata a partire dall’esercizio finanziario 2021”.

Prosegue Maritano: “A proposito dei maggiori corrispettivi dovuti alla Servizi Ambientali, il commissario prefettizio ha rinviato i pagamenti al quinquennio 2022-2026 con un piano di rateizzazione in cinque tranche. Che significato ha avuto, dunque, la vendita di Villa Laura se questi sono i risultati? Come ha potuto il commissario prefettizio procedere all’alienazione di parte del patrimonio comunale se la norma prevede che si occupi della normale amministrazione? L’alienazione di un bene comunale è normale amministrazione? Per cosa è stato utilizzato il ricavato? Queste domande al momento non trovano risposta”.

Come noto, il fulcro del piano di rientro è la vendita della farmacia comunale, che permetterà di partecipare ad un bando per l’estinzione anticipata dei mutui contratti dal Comune con la Cassa Depositi e Prestiti. Secondo Maritano, l’alienazione della farmacia è tutt’altro che cosa fatta: “E’ stata inserita a bilancio la stima del revisore dei conti, che ammonta a circa un milione e mezzo di euro. Si tratta di un importo fuori mercato, visto che attualmente le farmacie valutate sulla base del giro d’affari annuo. Nel caso di quella di Borghetto, la stima corretta è un milione di euro. Ma ci chiediamo se il revisore dei conti del Comune è a conoscenza del fatto che il bilancio comunale 2016, approvato dall’amministrazione Canepa, contiene il bilancio della Sael (cioè la società speciale di proprietà del Comune che gestisce la farmacia comunale) che a sua volta non è stato certificato dal revisore dei conti della farmacia comunale. Incuriosisce il fatto che in occasione del prossimo consiglio comunale l’amministrazione Canepa presenterà una delibera di revoca dell’attuale revisore dei conti, su proposta del presidente pro tempore della Sael. E’ bene, però, che i cittadini sappiano i motivi dietro a questa mancata certificazione, cioè un ammanco pari a 17 mila euro dovuto a ragioni ancora non accertate; un caso di ‘indebito oggettivo’ per un totale di 19 mila euro dovuto al fatto che i componenti del Cda della farmacia si sono attribuiti uno stipendio non dovuto (rispetto alla legge monti) e che queste cifre non sono mai state recuperate; altri 3.900 euro di affitto mensile (una cifra iperbolica considerato l’andamento del mercato immobiliare)”.

Altra incognita sono i Boc comunali attivati dall’amministrazione dell’ex sindaco Malpangotto: “La loro parziale estinzione (circa un milione e mezzo di euro, proventi forse dalla vendita della farmacia comunale?) dovrebbe costare 491 mila euro. Tale estinzione è vincolata all’ottenimento , da parte dell’Ente, del contributo statale a fondo perduto pari all’intero importo della penale dovuta alla cassa. Ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che la penale costa un terzo della somma da estinguere. Inoltre per attivare i Boc si sono estinti mutui con la Cassa Depositi e Prestiti (che di solito chiede una penale di estinzione elevata ) il cui importo non conosciamo). Conosciamo invece il costo effettivo della operazione Boc dal 2017 al 2021 (anno di estinzione dei Buoni ) e cioè 7 milioni e 570 mila euro per un mutuo di 13 milioni e 200 mila euro. Quanto è costata l’operazione nei primi dieci anni? Ancora non lo sappiamo”.

Maritano ricorda che “esiste certamente un esubero di personale” ma anche che “Canepa in campagna elettorale voleva potenziare l’organico del corpo di polizia municipale e l’ufficio tributi: dove sono finite le porte a vetro degli uffici comunali? Se e’ necessario fare una riorganizzazione del personale si proceda in tempi rapidi, lasciamo da parte i ‘sentimenti’ o le ‘promesse’ e cerchiamo di risolvere i problemi della nostra città. Questo è il dovere di tutti noi, maggioranza e minoranza”.

“A questo punto credo che sia chiaro i che sia l sindaco sia l’assessore Moreno, come dicono i siciliani, ci stanno cantando una mezza messa: cioè non ci dicono tutta la verità. Pertanto nel rispetto del ruolo che ci compete abbiamo ritenuto dovere etico inviare queste considerazioni in maniera molto più dettagliata sia alla commissione ministeriale sia alla Corte dei Conti della Liguria”.

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