A savona

Ammette di averlo schiaffeggiato, ma nega la rapina: il giudice non convalida l’arresto e lui torna libero

In manette era finito un ventunenne marocchino che era accusato di aver aggredito un minorenne per rubargli la collanina in piazza delle Nazioni

tribunale Savona

Savona. Ha ammesso di aver avuto con quel ragazzo una discussione ed anche di averlo colpito con due schiaffi dopo averlo afferrato per il colletto della maglia, ma ha negato con decisione di aver avuto l’intenzione di rapinarlo. Per questo, stamattina, l’arresto di Tarik Zraidi, il marocchino di 21 anni arrestato ieri pomeriggio in piazza delle Nazioni a Savona, non è stato convalidato in tribunale.

Il giudice Emilio Fois ha accolto la tesi del legale del ragazzo, l’avvocato Simona Saracino, secondo cui non c’erano i presupposti per contestare il reato di rapina visto che non c’era una prova che l’aggressione fosse finalizzata proprio a rubare la catenina (ritrovata tra l’altro per terra e non addosso al giovane nordafricano).

Per la difesa, quindi, non c’erano elementi per dimostrare che l’imputato abbia cercato di portare via la collana della vittima dell’aggresssione, un diciassettenne. Proprio per questo motivo l’avvocato Saracino si era opposto alla convalida dell’arresto ed, in effetti, il giudice le ha dato ragione restituendo gli atti al pubblico ministero (ovviamente Tarik Zraidi resta comunque indagato a piede libero per rapina e lesioni).

Al termine dell’udienza il ventunenne marocchino è tornato in libertà senza nessuna misura cautelare. In aula, il giovane avrebbe motivato lo screzio con il minorenne come una sorta di chiarimento: “Quando l’ho visto ero sicuro che fosse il ragazzo che qualche giorno fa aveva tirato un oggetto contro un mio amico e quindi l’ho avvicinato per chiedere spiegazioni. Mentre stavamo discutendo gli ho tirato due schiaffetti” avrebbe spiegato Tarik Zraidi in tribunale.

Una versione diversa rispetto alla contestazione della Procura secondo cui il marocchino aveva afferrato la collanina del ragazzo e poi lo aveva colpito cercando di allontanarsi. La presenza in zona di una pattuglia della polizia aveva favorito l’immediato intervento dei poliziotti che lo avevano subito fermato ed accompagnato in questura.

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