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Dopo 36 anni Loano dice addio a Lollipop, storico negozio di dischi: “E’ stata una bellissima avventura”

Dopo decenni chiude uno degli ultimi negozi di dischi della provincia, autentica istituzione per i loanesi e non solo

Lollipop Loano

Loano. “Che cosa combini?” o “Non fare scherzi” e soprattutto “Non ci posso credere, non è vero”. Parlare con Loredana Icardo, in questi giorni, è tutt’altro che facile. E non perché lei non abbia voglia di fare due chiacchiere con chi la va a trovare, ma perché da quando è stato annunciato ufficialmente che Lollipop chiuderà a fine febbraio, amici e clienti hanno iniziato un vero e proprio “pellegrinaggio” verso il negozio di dischi di via Garibaldi a Loano che lei ha gestito per 36 anni consecutivi.

L’inaugurazione di Lollipop è datata infatti al primo maggio 1981, anno in cui Loredana (appena ventunenne) ha coronato un suo piccolo sogno: “La mia famiglia ha gestito per anni un albergo – spiega Loredana – Ma era un’attività che non mi attraeva particolarmente. Volevo percorrere altre strade. Un giorno mio padre è tornato a casa dicendo: ‘C’è un negozio di dischi in vendita’. Non ci ho pensato un attimo e così, con l’aiuto dei miei genitori, ho avviato la mia attività”.

Quello che oggi è Lollipop è sempre stato un negozio di dischi fino dagli anni ’60. Dopo un paio di cambi di proprietà, ecco arrivare Loredana Icardo: “Il nome è composto da due parti. Lolli è il soprannome che mi aveva dato mio fratello Fausto quando eravamo piccoli. E pop, ovviamente, è un genere musicale. Ecco quindi da dove arriva il nome del negozio. Certo, Lollipop significa anche ‘leccalecca’ ma non era quello che volevo intendere. Tanti clienti mi chiamano Lolli. Per loro è il diminutivo di Lollipop, ma in realtà è proprio il mio soprannome”.

Nel 1987 ecco arrivare il gemello, cioè Concerto: “Era un altro negozio di dischi. Si trovava sulla via Aurelia, ma è fallito nel 1987. L’ho rilevato e gestito fino al 2000 quando poi ha chiuso definitivamente”.

In quel periodo Loredana mandava avanti l’attività sull’Aurelia, mentre in via Garibaldi c’era sua madre Graziana: “E’ stata il mito di una generazione di ragazzini. Non essendo ovviamente giovanissima, tanti entravano in negozio convinti che non sapesse nulla di musica. E invece riusciva sempre a sorprendere i clienti sfoggiando una grande conoscenza di generi, gruppi e produzioni”.

Lollipop è da decenni punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica di Loano e più in generale di tutta la provincia di Savona: “Il culmine sono stati gli anni novanta. Poi, tra la fine del decennio e l’inizio degli anni 2000 sono iniziate le difficoltà. L’avvento dei masterizzatori per computer ha portato un primo sensibile calo delle vendite. Chiunque poteva realizzare (e vendere) Cd pirata in casa propria”.

A questo va aggiunto il fatto che “nel corso del tempo il prezzo dei dischi non è mai aumentato ma solo diminuito, mentre le spese crescevano di giorno in giorno”. Il colpo di grazia è arrivato da Internet “che oltre a cambiare il modo in cui si ascolta la musica” e le vendite online che “hanno ucciso definitivamente il nostro settore”. Parlando di Internet, il pensiero va immediatamente a Spotify, applicazione che consente di attingere ad un gran numero di pezzi di moltissimi artisti (anche se il database non è così completo come si potrebbe pensare) a costi di abbonamento molto bassi o in forma gratuita (ma l’ascolto viene ripetutamente interrotto da piccoli spot pubblicitari). Per Loredana Spotify “è uno strumento anche utile, perché permette di ascoltare il disco a cui siamo interessati prima di acquistarlo. Ma non tutti fanno così: in tanti ascoltano direttamente la musica tramite quello preferendo la fruizione digitale all’acquisto dei disco fisico per la propria collezione”.

Nonostante le difficoltà, Loredana Icardo ha tenuto duro finora e Lollipop è ancora oggi una autentica istituzione per i loanesi e non solo: “Qui in provincia di Savona i negozi di dischi sono ormai una rarità. A parte il capoluogo, negozi che vendono soltanto dischi (ed eventualmente Dvd di home video) non ce ne sono praticamente più”.

Viste tutte queste difficoltà viene da chiedersi cosa abbia spinto Loredana ad andare avanti finora: “L’amore per questo lavoro. L’affetto verso i miei clienti, verso chi ama la musica e viene qui ogni giorno per comprare un disco, curiosare o anche solo fare due chiacchiere. In questo negozio sono stata e sto ancora oggi molto bene. Senza amore e passione non si può fare niente”.

Da quando la notizia della prossima chiusura di Lollipop è stata ufficializzata, come detto, in tantissimi si sono presentati da Loredana per salutarla, scambiare due chiacchiere e soprattutto manifestarle tutto il dispiacere per la perdita di un autentico monumento del commercio loanese e non solo: “In questi ultimi giorni di festa mi sono venuti a trovare anche tanti clienti provenienti da fuori Liguria, turisti affezionati che soggiornano a Loano da anni e che non mancano mai di passare a salutarmi quando sono in città. Alcuni di loro li ho visti crescere: li ho conosciuti quando erano bambini e venivano da me insieme ai genitori e ho conosciuto i loro figli. Praticamente tre generazioni di clienti che ora non vedrò più. Almeno in veste di commerciante”.

Tre generazioni di clienti che, per certi versi, esemplificano perfettamente il modo in cui negli anni è cambiata la musica: “Alcuni clienti entrano in negozio quasi si trattasse di un museo. Prendono gli Lp e li mostrano ai figli spiegando loro che ‘è così che si ascoltava la musica un tempo’. Oggi il rapporto con la musica è cambiato: i ragazzi non la ascoltano più, ma in tanti casi ne usufruiscono. Eppure, nonostante questo, ci sono ancora appassionati, collezionisti, che non rinunciano a fare acquisti per la loro raccolta. Basti pensare che sono aumentate le vendite dei vinili, che con l’avvento dei Cd qualcuno ha letteralmente gettato via in grandi scatoloni. Questo perché il modo in cui si fa suonare un disco in vinile, caricarlo sul giradischi, posizionare la puntina, è qualcosa che sono i veri appassionati possono capire”.

Passione e amore che Loredana ha condiviso per anni e che continuerà a condividere (almeno nel ruolo di commerciante) fino a fine febbraio: “In Lollipop lascio una parte importante del mio cuore. E’ una parte della mia famiglia. E’ stata una bellissima avventura”.

[Foto di Alessandro Gimelli]

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