Noli. La tassa di soggiorno ed il relativo regolamento, la ricognizione delle tariffe della Tari e il bilancio di previsione. Sono stati questi alcuni degli argomenti discussi durante il consiglio comunale tenutosi ieri sera a Noli e su cui il gruppo di minoranza di “Semplicemente Noli” nutre notevoli perplessità.
Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, i consiglieri Ambrogio Repetto, Lucio Fossati e Debora Manzino spiegano che “contrariamente a quanto accaduto nello scorso consiglio comunale in cui facemmo notare alcune evidenti difformità che portarono al ritiro di detta delibera, il punto è stato votato e approvato. Continuiamo a nutrire perplessità su tutto l’iter procedurale seguito e finalizzato all’introduzione della tassa di soggiorno. Riteniamo che quanto fatto ieri in consiglio dalla maggioranza, con l’avvallo del segretario comunale, non sia formalmente e proceduralmente corretto pertanto perdente a fronte di un qualche ricorso con conseguente annullamento di tutta la pratica, delibera di consiglio comunale compresa”.
Secondo i consiglieri, in occasione della discussione riguardante la Tari si è raggiunto “l’inspiegabile ed il grottesco. Abbiamo infatti assistito ad un nuovo ed ennesimo indiscriminato aumento delle tariffe su e per un ‘qualcosa’ che abbiamo già in buona parte pagato ma di cui ancora non abbiamo ricevuto né visto nulla. E questo è l’inspiegabile, quasi un mistero insondabile ma la cosa che ha portato al grottesco è che , e lo diciamo con rispetto, sia il sindaco che il vice sindaco erano fermamente convinti che le tariffe fossero identiche a quelle dello scorso anno. In altre parole; nessun aumento previsto in delibera mentre, di fatto, c’era scritto perfettamente il contrario. A volte basta leggere. Altra ‘stravaganza’ di questa fantasiosa amministrazione è stato l’inserimento dell’obbligo, per le utenze domestiche, di pagamento anche di locali e pertinenze non adibiti ad alloggio e anche se privi di allaccio ad energia elettrica e altre utenze. In modo semplice: ogni locale o pertinenza di abitazione privata paga Tari in base a superficie ed indipendentemente dall’utilizzo del locale stesso. Nel precedente regolamento, se si dimostrava l’inutilizzo a fini abitativi si era esentati dal pagamento della Tari. Il tutto sulla base di un improbabile e imbarazzante concetto/presupposto: tutti i locali sono ‘potenzialmente suscettibili’ di produrre rifiuti. Ergo: ora non li producono ma un domani se modificati potrebbero produrne”.
“Tuttavia la cosa che più ci ha rattristato e che riteniamo un’altra pesante sconfitta non solo per la maggioranza ma per tutta la macchina amministrativa comunale è il ‘dovuto inevitabile’ ritiro del punto all’ordine del giorno sicuramente più importante, corposo e sostanziale, l’atto più significativo per qualsiasi amministrazione: il bilancio di previsione. Il deleterio è che su quattro anni di presentazione di detto bilancio per ben tre volte il sindaco ha dovuto ritirare il relativo punto del consiglio comunale con tutte le conseguenze del caso. Il tragi-comico è che tutte e tre le volte per motivi tecnici, procedurali e formali molto simili fra loro. Insomma c’è qualcosa che evidentemente non funziona. E’ incomprensibile come per ben tre volte su quattro si siano commessi gli stessi errori ; ma i rappresentanti dell’amministrazione sono presenti ? Seguono? Controllano?”.
“In ultimo quindi quello di ieri non è stato l’ultimo consiglio del 2017. Infatti al fine di poter approvare il bilancio entro la fine dell’anno servirà convocare un altro consiglio con i relativi impegni, carichi di lavoro, costi e altro. Non ultime le probabili assenze istituzionali che vi saranno,alcune di queste già annunciate, a scapito della legittima e doverosa partecipazione e contributo di tutti i consiglieri comunali e del sindaco”.