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Savona: giro di vite contro i bisogni dei cani in centro, ma arrivano le aree canine “in adozione”

Da fine settimana chi verrà sorpreso a lasciar orinare il proprio animale sotto i portici sarà multato

Savona. “I commercianti ce lo chiedevano a gran voce. Addirittura per noi amministratori era diventato impossibile fare compere in via Paleocapa, qualunque commissione diventava un ‘calvario’ di un’ora in cui ascoltavamo le loro proteste. E quindi abbiamo deciso di intervenire”. Inizia con la notizia “cattiva” la conferenza stampa con cui il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, annuncia alcuni novità riguardanti i proprietari di cani a Savona: da oggi partirà la “tolleranza zero” nei confronti di chi fa fare i bisogni sotto i portici, ma a far da contraltare ci sarà l’inizio della risistemazione delle aree canine in città.

Caprioglio questa mattina ha firmato un’ordinanza che alle norme già esistenti (come l’obbligo di raccogliere le deiezioni solide nei sacchetti) ne aggiunge due nuove. La prima: sotto i portici di via Paleocapa, sui marciapiedi della parte pedonale di corso Italia e presso il monumento ai caduti di Piazza Mameli non sarà più possibile permettere ai propri cani di fare i loro bisogni contro muri, colonne, cestini, aiuole o fioriere. Il che non significa che in questi luoghi i cani non potranno fare nulla: in caso di bisogno, i proprietari dovranno portare i propri cani fuori dal marciapiede, quindi sui basoli della strada.

“Le basi delle colonne sono ormai nere, le pareti dei negozi anche”, chiarisce il sindaco: da qui la necessità di porre un “freno” a quella che ormai è diventata un’abitudine per tanti. Domani l’assessore Pietro Santi, insieme alla polizia locale, farà visita a tutti i negozianti del centro per comunicare loro la novità; giovedì o venerdì avrà luogo una pulizia radicale di tutta la zona, con sbiancamento della base delle colonne e dei muri. Da quel momento sarà fatto divieto assoluto (pena sanzioni) di lasciar fare i propri bisogni sotto il porticato o contro le colonne o le pareti: “Si tratta di comportamenti che causano degrado e che non sono tollerabili. Vanno evitati e contrastati, se si desidera una città decorosa, pulita e accogliente”.

La conferenza stampa integrale

La seconda norma prevede l’obbligo, in tutto il resto della città, di portare con sé oltre al già citato sacchetto anche una bottiglietta d’acqua per lavare l’urina. Entrambi i provvedimenti sono stati accolti con molte proteste dai rappresentanti dell’Enpa e dei comitati cittadini dei padroni di cani, con una lunga discussione durante la conferenza stampa tra le due parti.

Dall’altra parte, una notizia invece in grado di farli sorridere: l’inizio del ripristino delle aree canine della città, con una doppia modalità. La prima è quella di attingere ai fondi comunali: “Accadrà ai primi di gennaio per le due aree canine del Prolungamento – annuncia Santi – e speriamo nel corso del 2018 di proseguire con le altre, mano a mano che avremo i fondi”. Alla mancanza di denaro sopperisce la seconda modalità, “scovata” dall’assessore allo Sport Maurizio Scaramuzza: “Siamo stati contattati da alcune associazioni che si occupano di agility dog – spiega – e mediante l’idea lanciata da Massimo Arecco, ‘adottiamo Savona’, abbiamo pensato di affidare a loro le aree. In pratica potranno utilizzarne una parte per le loro attività, facendosi carico di pulire e mantenere la parte restante che verrà usata gratuitamente dai cittadini“.

Nello specifico l’ordinanza impone “a tutti i proprietari e ai detentori a qualsiasi titolo di cani, nonché alle persone anche solo temporaneamente incaricate della loro custodia e/o conduzione” di “non usufruire per l’espletamento dei bisogno corporali dei cani (deiezioni o minzione) i marciapiedi ed il porticato di via Paleocapa, i marciapiedi, il porticato e la parte pedonale centrale comprendente il monumento ai caduti di piazza Mameli, tutta l’area pedonale di corso Italia e piazza Sisto IV compresi tutti gli elementi edilizi/architettonici e di arredo urbano presenti nelle suddette aree (facciate degli edifici, colonne dei portici, pali e paline, aiuole, panchine, cestini raccogli rifiuti e quant’altro presente)”.

Inoltre, viene imposto di “raccogliere in ogni caso immediatamente gli escrementi prodotti dagli stessi animali su tutte le aree pubbliche o di uso pubblico (strade, marciapiedi, spazi e accessi pubblici in genere, muri esterni degli edifici, piazze, aiuole, zone verdi, zone attrezzate per bambini e luoghi destinati alla ricreazione e allo svago, monumenti e altro), in modo da mantenere o preservare lo stato di igiene e decoro dei luoghi, e a depositarli con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta all’acqua, negli appositi contenitori dei rifiuti solidi urbani ‘cassonetti’”. E ancora di “essere sempre forniti di strumenti idonei a raccogliere eventuali deiezioni prodotte, quali sacchetti richiudibili a provata tenuta all’acqua ed eventuali altre attrezzature necessarie e di bottigliette d’acqua per lavare immediatamente le minzioni o lo sporco eventualmente lasciato dalle deiezioni”.

Chi non rispetterà i dettami dell’ordinanza potrà incorrere in una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro oltre a dover “ripristinare lo stato dei luoghi”. Nei prossimi giorni, l’assessore all’ambiente e lavori pubblici Pietro Santi, con personale della polizia municipale, effettuerà sopralluoghi nel centro per informare i titolari di attività commerciali riguardo ai contenuti del provvedimento. Nelle festività natalizie sarà inoltre effettuato un intervento straordinario di lavaggio e pulizia, a cura di Ata.

“Come già affermato e ribadito, ripetiamo che l’ordinanza non è un divieto di transito per i cani e i loro padroni alle vie del centro. Anzi, chiunque voglia portare i propri amici a quattro zampe a passeggiare per le vie di Savona è sempre il benvenuto – sottolinea il sindaco Ilaria Caprioglio – In caso di necessità impellente, i padroni possono far fare i bisogni ai cani giù dal marciapiede, per poi provvedere a raccoglierli e/o lavarli come prevede l’ordinanza. È una questione di convivenza civile e di rispetto per gli altri: credo sia nell’interesse di tutti avere strade non imbrattate da escrementi, ma pulite e decorose”, conclude Ilaria Caprioglio.

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