Soluzione

Savona, Enpa e il Comitato Aree Canine lanciano la “petizione anti-botti”

Per chiedere al sindaco Ilaria Caprioglio di proibire i botti di Capodanno a partire dal prossimo anno

Petizione Anti Botti Enpa

Savona. Una petizione per chiedere al sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, di proibire i botti di Capodanno a partire dal prossimo anno. E’ quella lanciata da Enpa Savona al Comitato Aree Canine e che possono sottoscrivere “sia i cittadini che i frequentatori di Savon”. Il documento è scaricabile, nei due formati, dalla pagina Facebook di Enpa Savona.

“Mentre in sempre più comuni della provincia, ed italiani,vengono proibiti i fuochi artificiali rumorosi di fine d’anno – dicono da Enpa – a Savona le persone sofferenti e ricoverate negli ospedali, nonché i proprietari di cani e gatti, ed infine la fauna selvatica urbana, dovranno subirli anche quest’anno. La giunta Caprioglio al governo della città, come peraltro quella dell’anno scorso di centrosinistra, ha avvertito per tempo che l’avrebbe autorizzata; invece ‘l’esplosione di petardi, in luoghi pubblici e privati non adibiti allo scopo o non autorizzati’ è sempre vietata nell’articolo 48 del ‘Regolamento della convivenza civile e carta etica’ del 2014”.

“I ringraziamenti della Protezione Animali savonese vanno invece agli esercizi commerciali che anche hanno deciso di non vendere petardi e fuochi artificiali ed ai numerosi comuni della provincia che li hanno vietati. Agli altri sindaci ‘distratti’ Enpa chiede di provvedere subito con ordinanza urgente, c’è ancora qualche ora di tempo; ma per evitare ricorsi al Tar, consiglia di inserire la norma nei regolamenti municipali con apposita delibera del consiglio comunale. Gli ultimi minuti di quest’anno saranno infatti per gli animali momenti di paura (e di tristezza per malati ed anziani soli) quando scoppieranno i ‘botti’, con rumori assordanti che terrorizzano cani, gatti e uccelli, che hanno uno spettro uditivo (negli ultrasuoni) quattro volte più ampio dell’uomo”.

La Protezione Animali Savonese diffonde in questi giorni un decalogo per affrontare il problema al meglio ma suggerisce fondamentalmente ai possessori di animali “di trascorrere la notte di San Silvestro con loro e, se possibile, portarseli assieme al veglione, in modo da poterli tranquillizzare quando scoppieranno i botti di fine d’anno; viceversa tenerli ben chiusi e sotto controllo, lasciandoli in compagnia di un indumento o un oggetto che riporti l’odore o il ricordo dell’amato proprietario e, per minimizzare l’impatto dei botti, accendere radio o tivù; nei casi più gravi consultarsi col veterinario di fiducia”.

“Ogni anno, nella provincia di Savona, almeno una cinquantina di cani e gatti fuggono terrorizzati e in qualche caso non vengono più ritrovati o muoiono investiti dalle auto; senza contare i volatili che ormai vivono in città e che solo in parte si stanno abituando (colombi, tortore, passeri, merli, storni, cornacchie, gabbiani, taccole, rapaci), alcuni dei quali vengono trovati morti o sono soccorsi dai volontari dell’Enpa il giorno dopo, per spavento o fatica nell’estemporanea fuga dai posatoi. Per fortuna, anche quest’anno è in atto un prezioso lavoro di prevenzione da parte degli organi di polizia, a cui l’associazione rivolge vivo ringraziamento, invitando i cittadini a segnalare loro l’abuso dei fuochi artificiali e gli episodi che potrebbero coinvolgere persone ed animali. Nella speranza che aumenti il numero dei comuni savonesi che proibiscono i botti, l’associazione invita tassativamente a non spararli in campagna o contro alberi, perché potrebbero provocare pericolosi incendi, come a Quiliano alcuni anni fa”.

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