Regione. Non sembra esserci pace, in tema di sanità, per il comprensorio albenganese, e non solo. Nel tempo, l’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga ha perso e continua a perdere pezzi e reparti E ora appare a serio rischio anche il futuro dei Centri Salute dislocati sul territorio. In primis quelli della Città delle Torri, di Alassio e Laigueglia.
Tutto è nato da un’interrogazione presentata in Regione qualche giorno fa dal consigliere regionale del Pd Luigi De Vincenzi proprio sulla situazione dei Centri salute operanti in Provincia di Savona.
“Ho chiesto di verificare gli accordi pregressi, che hanno fatto luce sulla totale incapacità di amministrare la cosa pubblica della precedente giunta di centrosinistra, – aveva dichiarato nell’occasione il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Sonia Viale. – Facciamo lavorare la direzione generale dell’Asl2 per mettere in ordine le pratiche amministrative, che devono essere chiuse così per come sono state impostate, e per trovare un modo, nel rispetto delle regole, del Codice degli appalti e delle regole vigenti nella pubblica amministrazione, per recuperare il percorso, senza abbandonare questa preziosa esperienza dei Centri Salute, che ricordo è presente solo nell’Asl2 e in nessun altro territorio della Liguria”.
Le intenzioni dell’assessore regionale sono state poi tradotte in una serie di comunicazioni, che sarebbero già state recapitate ai comuni coinvolti. Stando alle parole di Viale, dunque, non sembrerebbe esserci il rischio di una chiusura vera e propria, ma la Regione sembrerebbe comunque seriamente intenzionata a ridisegnare (quasi totalmente) l’attuale assetto dei Centri Salute di Albenga, Alassio e Laigueglia, dai quali, ad esempio, potrebbero “sparire” il laboratorio analisi e il centro prenotazioni Cup, che potrebbero nuovamente trovare dimora all’ospedale di Albenga.
Per fare chiarezza sulla situazione, nei giorni scorsi il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano ha convocato una riunione della conferenza dei sindaci del Distretto socio sanitario, alla quale sono stati invitati anche i due rappresentanti di Albenga Salute e Alassio Salute, rispettivamente Markic e Bogliolo. Al termine, il Distretto sociosanitario (compreso tra Ceriale e Andora, ed entroterra) ha deciso di richiedere un incontro urgente a Viale, alla presenza del direttore di Alisa e del direttore generale di Asl2. Un primo passo partito dal Comprensorio albenganese, che potrebbe però essere percorso anche dal distretto sociosanitario finalese, dove ad essere a rischio potrebbero essere anche i Centri Salute di Loano, Pietra Ligure e Finale Ligure.
Dal canto loro, i medici che oggi operano all’interno dei tre Centri Salute, convinti della bontà del proprio operato e della qualità dei servizi offerti, non hanno preso per niente bene la notizia e appaiono già sul piede di guerra.