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Pubblicità su gioco d’azzardo, minoranze contro Toti: “Tentato colpo di mano”

Stralciato l'articolo che avrebbe rimandato ogni competenza alla disciplina nazionale sulla pubblicità

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Liguria. “Toti tenta un nuovo colpo di mano in Commissione Sanità, dove oggi si discuteva il Bilancio in vista dell’approdo in Consiglio regionale. Ebbene, in barba a quanto emerso dai tavoli di confronto, la Giunta è ritornata sulla legge regionale sull’azzardo – mai peraltro applicata e prorogata all’infinito – e con una modifica al comma 3 dell’articolo 2 ha tentato di rimandare di fatto ogni competenza alla legge nazionale e, in particolare, alla disciplina nazionale sulla pubblicità, che peraltro è potenzialmente più blanda rispetto alla norma regionale”. Lo fanno sapere i membri della Commissione Sanità del MoVimento 5 Stelle Liguria

“Abbiamo chiesto e ottenuto – annunciano – l’impegno da parte della Giunta a stralciare la modifica a questo articolo giovedì prossimo in Commissione Bilancio, come dichiarato dallo stesso assessore alla Sanità Viale. Sarebbe stato l’ennesimo regalo alle lobby dell’azzardo, scongiurato solo grazie all’intervento del MoVimento 5 Stelle”.

“La giunta Toti ci ha provato – dichiarano Sergio Rossetti, Valter Ferrando e Giovanni Lunardon, consiglieri Pd in Regione Liguria – ma ha fatto retromarcia. In II Commissione, durante la discussione sul Bilancio, le opposizioni hanno chiesto e ottenuto lo stralcio di un articolo con cui la giunta cercava di ampliare le maglie della pubblicità al gioco d’azzardo, modificando d’emblée la Legge Regionale del 2012. La giunta Toti si era impegnata a condividere con i concessionari e le associazioni che tutelano gli utenti, l’impostazione di una proposta di legge in attuazione del recente accordo fra Stato e Regioni, in cui si dice che laddove le leggi regionali sono più severe della norma nazionale, si mantiene la norma regionale più severa. Quindi oltre a violare l’accordo sul metodo condiviso, sarebbero state anche violate la sostanza e la norma dell’intesa Stato-Regioni, perché sarebbe stata smontata la norma regionale più severa per aprire a una normativa più permissiva”.

“In coro unanime l’opposizione ha chiesto che fossero rispettati gli accordi e che quindi non ci fosse un blitz a favore di un’ulteriore promozione del gioco d’azzardo. L’assessore Sonia Viale che aveva ascoltato i gruppi di lavoro, coinvolti in essi le opposizioni, ha condiviso il punto di vista delle minoranze e, sentito Toti, si è impegnata con la giunta a ritirare questa proposta. Ci hanno provato ma non ci sono riusciti” concludono.

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