Dibattito

Manovra finanziaria: via libera in Regione tra le critiche della minoranza

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di "aggiornamento" al Documento di economia e finanza 2018- 2020

consiglio regionale vaccarezza

Regione. Il Consiglio regionale con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 15 contrari (minoranza) ha approvato la proposta di deliberazione 72 “Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2018- 2020”. Il Documento di Economia e Finanza Regionale 2018/2020 è stato approvato dal Consiglio Regionale il 25 luglio scorso ma, in seguito alla successiva adozione da parte del Consiglio dei Ministri, della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza nazionale 2017 è stato necessario adeguare le previsioni contenute nel Documento di economia e finanza regionale ai nuovi scenari macro economici e di finanza pubblica delineati dal Governo.

Nella nota di aggiornamento sono stati condensati i principali contenuti che hanno richiesto una revisione: sono rimasti inalterati gli obiettivi strategici, articolati secondo le missioni del bilancio regionale e i relativi obiettivi specifici, ma è stato necessario procedere ad una revisione dei dati sullo scenario macroeconomico e sul contesto di finanza pubblica in cui verrà attivata la prossima manovra di bilancio regionale 2018/2020. I tagli alle Regioni 2017 sono ormai una realtà consolidata e l’Intesa attuativa di questi tagli assegna al sistema delle Regioni un contributo di 2,7 miliardi di euro, sia in termini di indebitamento netto che di saldo netto da finanziare. La Nota di Aggiornamento riporta soltanto gli ambiti del DEFR 2018/2020 che è oggetto di revisione rispetto alle due sezioni in cui è composto.

Nella prima sezione viene aggiornato e implementato il quadro del contesto macroeconomico di riferimento (regionale/nazionale ed internazionale) in cui la Liguria si trova inserita: il quadro viene adeguato al mutato quadro previsionale internazionale che vede un miglioramento complessivo dell’economia e una ripresa più solida del sistema Paese e in essa della Liguria.

Nella seconda sezione viene delineato il quadro finanziario regionale, aggiornato in modo da rappresentare le grandezze in gioco in vista della sessione di bilancio provando ad accennare, in termini del tutto descrittivi, quelli che potrebbero essere alcuni degli indirizzi delle politiche finanziarie e di spesa del prossimo ciclo di bilancio nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica nazionale.

Nella seduta pomeridiana sono state presentate le relazioni di minoranza di Fabio Tosi (Mov5Stelle) e Sergio Rossetti (Pd) e si è volta la discussione generale sui provvedimenti economico finanziari. Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle) ha detto che la nostra regione “si trova in grave ritardo rispetto al Nord”. Altre Regioni – ha evidenziato – trascineranno la crescita nazionale, mentre noi “restiamo il fanalino di coda”.

Sergio Rossetti del Pd ha esordito: “Abbiamo assistito da parte della giunta ad un comportamento poco rispettoso non solo del Consiglio Regionale e del lavoro della Commissione bilancio, ma anche degli interlocutori istituzionali, delle parti sociali, degli Enti e delle Autonomie Locali. La Finanziaria, infatti, è stata stravolta in moltissimi articoli, molti dei quali sono stati modificati o cancellati e con l’aggiunta di nuovi. Dunque Enti Locali e parti sociali, oltre ai consiglieri regionali, in commissione hanno approfondito e discusso una mera bozza di bilancio, che non è quella in discussione oggi in Consiglio». Secondo Rossetti, la giunta dopo due anni e mezzo di amministrazione non avrebbe ottenuto risultati positivi: «La nostra regione presenta un saldo negativo su crescita economica e occupazionale. Il primo volano per il rilancio della Regione – ha aggiunto – sono i fondi europei che potevano essere messi in campo e che, evidentemente, la Regione non ha intercettato”.

Giovanni Lunardon (Pd) ha sottolineato che, dopo due anni e mezzo di amministrazione Toti, la Liguria è in ritardo rispetto alla crescita del Paese e delle altre regioni del nord mentre lo stato di povertà ligure è più simile a quelle delle regioni sud. Lunardon ha invitato, fra l’altro, la giunta ad assumere iniziative infrastrutturali per contrastare la crisi rilevando che nella manovra non ci sarebbero iniziative in questo senso.

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha sottolineato che nella manovra alcune modifiche a leggi regionali in materia ambientale corrono il rischio di essere impugnate. Fra l’altro, il consigliere ha criticato altre modifiche al Piano Casa che permetterebbero una crescita dei volumi edificabili e ha auspicato una svolta nel 2018 per potenziare l’agricoltura, ridurre gli sprechi e potenziare l’innovazione e la ricerca.

Andrea Melis (Movimento 5 Stelle) ha manifestato perplessità sull’incidenza della politica regionale sull’economia ligure. In particolare sui settori di più stretta competenza della Regione, e cioè la sanità e la tutela ambientale, il consigliere si è espresso in maniera negativa su alcuni provvedimenti.

Francesco Battistini (Rete a sinistra-LiberaMENTE Liguria) ha rimarcato che grazie al suo gruppo e a quello del Pd i fondi inizialmente destinati al referendum per l’autonomia della Regione sono stati poi indirizzati su un altro capitolo, in particolare alle disabilità. Il consigliere si è chiesto, dunque, cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stato l’intervento dei due gruppi sulle diverse misure previste dalla giunta.

Raffaella Paita (Pd) ha definito la relazione del presidente Toti generica e ha accusato la giunta di non avere obbiettivi mirati e strategie e di utilizzare in modo inadeguato i fondi europei. Perplessità sono state espresse anche sugli incentivi fiscali per attrarre nuovi residenti in Liguria. Hanno replicato, fra gli altri, Gianni Pastorino, Alice Salvatore, Sergio Rossetti e Luca Garibaldi.

Il presidente della giunta Toti ha replicato spiegando che la crescita è un processo lungo e ha assicurato che la Regione farà la sua parte, nonostante le tante cose sbagliate – ha detto – accumulate in molti anni precedenti.

Al termine del dibattito si è svolta la votazione degli articoli e degli emendamenti del disegno di legge 182 Disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno 2018 in cui sono stati approvati emendamenti della giunta e della maggioranza: uno in particolare, presentato da Stefania Pucciarelli (Lega Nord Liguria-Salvini) e Angelo Vaccarezza (FI), prevede l’istituzione della Consulta regionale del bullismo e cyberbullismo per contrastare e raccogliere informazioni su questi fenomeni.

Un altro emendamento, firmato da Alessandro Piana (Lega Nord Liguria-Salvini) e Angelo Vaccarezza (FI) e approvato dal Consiglio, modifica il termine per l’allestimento e lo sgombero delle cosiddette “tagliate” nei boschi dagli attuali 30 ai 60 giorni. Approvato, fra gli altri, anche un emendamento di Piana relativo alla legge sulla protezione della fauna omeoterma ed al prelievo venatorio, che è teso a consentire un maggiore coinvolgimento delle associazioni del comparto in ambito di vigilanza venatoria (che prima non era previsto). Accolto un emendamento, presentato da Sergio Rossetti (Pd), e subemendato dalla giunta, con cui si stabilisce che ALFA proceda alla stesura di un programma di stabilizzazione prevedendo la progressiva assunzione di lavoratori precari, presso la stessa Agenzia, che abbiano i requisiti previsti per legge.
Il testo nella sua globalità verrà sottoposto al voto del Consiglio nella seduta prevista per venerdì 22 dicembre.

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