Giudizio

Ciangherotti all’attacco: “Albenga fa concorrenza a Roma: luminarie all’osso e verde pubblico disastrato”

“Tomatis è meglio in veste di chirurgo che non di assessore ai lavori pubblici”

Albenga. “Solo una manciata di ore fa, il comune di Roma guidato dalla giunta Raggi ha dato l’annuncio: ‘Spelacchio’, il ridicolo e rinsecchito albero scelto per celebrare il Natale nella capitale, ‘è morto’. L’ennesima figuraccia nella gestione grillina della capitale d’Italia, ma anche ad Albenga, dove ad amministrare è il Pd, le cose non vanno tanto meglio”.

A dirlo è il capogruppo del gruppo di minoranza di Forza Italia di Albenga, Eraldo Ciangherotti, che così torna ad attaccare l’amministrazione del sindaco Ciangiano circa le luminarie e le altre decorazioni posizionate in città in vista delle feste natalizie e alcuni interventi in ambito di lavori pubblici ed arredo urbano.

“In piazza del Popolo, ad Albenga, cornice dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno, è stata installata un’illuminazione natalizia ancor più risicata, ridotta ad un misero filo di luce attorno ad un alberello: da non crederci! Ma le novità negative, purtroppo, non sono finite qui, e portano sempre la firma del vicesindaco Riccardo Tomatis”.

“Questa mattina ho aperto gli occhi sperando che si sia trattato di un brutto sogno ma, ahimè, è la triste realtà. Ieri il Comune ha comunicato la onclusione del restyling di piazza del Popolo. Un lavoro che dimostra, per l’ennesima volta, il ‘rozzo pollice verde’ del vicesindaco con delega ai Lavori ai pubblici di Albenga. Mentre in via Einaudi, a Vadino, il vicesindaco Tomatis è riuscito a creare la prima via di Albenga ‘eolosensibile’ con sistema carrabile e pedonabile in base al meteo (in caso di pioggia e/o forte vento l’arteria stradale viene sistematicamente chiusa per questioni di sicurezza pubblica) ed ha preservato, nel recente restyling della strada, i pini marittimi cadenti che progressivamente vengono abbattuti ad ogni temporale, in piazza del Popolo, anziché ripristinare gli alberi abbattuti con altre tipologie di piante, ha deciso di chiudere le aiuole con nuova pavimentazione”.

“Resto basito e senza parole di fronte a questa scarsa capacità amministrativa totalmente priva di lungimiranza. Riccardo Tomatis, lo ribadisco, è meglio in veste di chirurgo di sala operatoria che non di assessore ai Lavori pubblici”.

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