Buongiorno sig.ra Sindaca,
oggi abbiamo avuto notizia dell’ennesima Sua importante iniziativa ovvero l’obbligo per i proprietari di cani di munirsi di una bottiglietta d’acqua per pulire le eventuali “pipì” del loro amico però….solo in centro….
Noi Verdi come sempre ci permettiamo di avanzare alcuni dubbi sulla Sua ordinanza:
a) Perche’ essa vale solo per il centro ottocentesco e non per le frazioni o le zone periferiche forse la “pipì” canina vale a zona ovvero quella del centro è piu’ preziosa delle periferie o i proprietari e le proprietarie di cani devono andare in periferia o a Santuario per far camminare i loro amici a quattro zampe?
b) E le proprietarie e i proprietari di cani non residenti cosa dovranno fare?Saranno informate e informati di munirsi di bottigliette d’acqua o finalmente sarà riaperta qualche fontanella come dovrebbe essere d’uso in qualunque città civile?
c) Ha pensato che questa iniziativa potrebbe anche costituire un incentivo all’abbandono degli animali considerate le difficoltà che si porranno per le anziane e gli anziani?
d) Dinanzi ad una città sempre piu’ sporca ed in cui non si capisce ATA cosa e quando pulisca perche’ non impegnare risorse e mezzi almeno per pulire le strade e portare via la spazzatura dai cassonetti in modo regolare magari avviando finalmente un programma di raccolta differenziata porta a porta e spinta nonche’ di riduzione e riuso dei rifiuti?
e) infine vorremmo capire se avremo una task force di agenti di PM pronti a multare chi circola con cane senza bottiglietta poiche’ diversamente vorremmo capire come verrà fatta rispettare e qualora la task force venga creata cosa invece si intenda fare contro le quotidiane violazioni al codice di auto in seconda fila o di episodi di piccola criminalità o vagabondaggio di cui è piena la cronaca cittadina?
Insomma sig.ra Sindaca invece di cercare di colpire i nostri amici e le nostre amiche a quattro zampe per le lor esigenze fisiologiche se ne vada con tutta la Sua giunta evitando di farci precipitare nel cemento e nel bitume a cui vuole condannare Savona.
Danilo Bruno