Alassio. Finora si era “limitato” ad annunciare la sua candidatura alla poltrona di sindaco di Alassio alle prossime elezioni comunali, ma, dopo lunghi silenzi, che hanno dato il là a ipotesi e indiscrezioni, parla Marco Melgrati. E il leader di Politica per Passione, nonché ex sindaco di Alassio, è un fiume in piena.
L’approvazione della tassa di soggiorno non l’ha digerita, assolutamente, e, tra le parole di incoraggiamento e solidarietà agli albergatori, è partito un attacco al sindaco Canepa, un vero e proprio guanto di sfida in vista delle elezioni.
“La prima mossa che farò, se sarò eletto sindaco, sarà la rimozione della tassa di soggiorno”, ha dichiarato Melgrati lasciando poco spazio alla fantasia.
“È una vergogna. Questa tassa la pagheranno gli albergatori, perché i listini sono già stati stampati e pubblicizzati, i contratti con i tour operator già siglati, gli acconti già presi, senza l’aggiunta di questa iniqua gabella che sconta anche la non programmazione del gettito derivato, in parte discrezionale da parte della giunta. E con il parere contrario delle associazioni degli albergatori. Per chiedere bisogna prima dare. E che cosa diamo noi? Aiuole di plastica, manifestazioni organizzate da privati e una città sporca. Manca un progetto: prima si fa il progetto e poi eventualmene si applica”, ha aggiunto il leader di Politica per Passione.
E qui è arrivato l’attacco frontale al sindaco Canepa, che ha confermato, ancora una volta, le intenzioni di Melgrati, che si candiderà, e lo farà con o senza l’appoggio di Forza Italia, come si evince chiaramente dalle sue parole: “Siccome la Regione ha introdotto la possibilità di applicare la tassa di soggiorno, il sindaco Canepa non ci ha pensato un secondo e si è subito impegnato perché ciò avvenisse. Probabilmente è convinto che il piegarsi supinamente ai voleri della Regione Liguria possa portargli i favori della giunta regionale. Io non credo e, anzi, considero questa mossa, fatta a pochi mesi dalle elezioni, un autentico suicidio politico”.