Pietra Ligure. “La giunta regionale ligure da due anni sta depauperando l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure”. Torna all’attacco il consigliere regionale Luigi De Vincenzi, che ha depositato oggi una interpellanza per chiedere interventi urgenti al fine di potenziare l’offerta sanitaria del nosocomio pietrese e ripristinare i precedenti livelli di attività dell’ospedale del ponente savonese.
“Quali strategie intende adottare la giunta ligure per favorire il potenziamento dell’offerta sanitaria dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e quali azioni e quali risorse economiche vuole mettere in campo per ripristinarne i precedenti livelli dell’attività chirurgica e ortopedica e delle prestazioni ambulatoriali, sia in termini di quantità che di qualità e in relazione sia alle risorse umane che strumentali, nonché per assicurare un’adeguata riqualificazione strutturale e funzionale dell’intero presidio?” si chiede l’esponente Dem in Consiglio regionale.
“Tra il 2016 e il 2017 – spiega l’esponente del Partito Democratico – l’offerta sanitaria dell’ospedale Santa Corona ha subito un sensibile e indiscutibile ridimensionamento, sia in termini di quantità che di qualità e in relazione sia alle risorse umane che strumentali, che si può focalizzare principalmente nel progressivo depotenziamento dell’attività chirurgica e ortopedica”.
Solo per fare qualche esempio, il consigliere De Vincenzi ricorda “il dimezzamento degli interventi di chirurgia protesica, passati da circa 1200 all’anno fino al 2015 a un massimo di 600 previsti per il 2018; un taglio del 50% per gli interventi di chirurgia vertebrale; riduzione sistematica e continuativa delle sedute di sala operatoria mensili (quantificabili in almeno 44 sedute in meno al mese) e conseguente lista d’attesa di 1200 persone per la chirurgia generale; la mancata nomina di primari e la non adeguata sostituzione del personale medico; accorpamenti e spostamenti in altre strutture di reparti e specifiche tipologie di interventi (chirurgia toracica al San Martino di Genova, gli interventi di chirurgia oncologica afferente alla breast unit al San Paolo di Savona, urologia al San Paolo di Savona); reparti sotto organico e mal organizzati (chirurgia vertebrale e ginecologia e ostetricia); taglio dei servizi ambulatoriali; assenza di interventi strutturali per l’adeguamento di edifici e padiglioni, servizi e sottoservizi”.
“In poche parole un depauperamento progressivo che mette a rischio il Dea di II livello del Santa Corona, nonostante – sottolinea il consigliere regionale del Pd -, in questi ultimi anni, le risorse del fondo sanitario nazionale siano aumentate e la giunta abbia ridotto l’esenzione per l’Irpef sanitaria e quindi disponga di molti più soldi per la salute dei liguri”.