Provincia. “I disservizi di oggi sono da imputare all’azienda Tecno MS Srl, che non ha fatto le verifiche previste dal contratto di appalto. Per questo applicheremo tutte le penali possibili”. E’ furioso Eraldo Ciangherotti, consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, dopo che questa mattina molti studenti dell’istituto Migliorini di Finale Ligure e del Falcone di Loano (in alto nella foto) hanno deciso di non entrare in classe perchè l’impianto di riscaldamento era spento.
In alcune strutture (come al Falcone o all’Itis di Savona nei giorni scorsi) il riscaldamento è stato messo ko da un guasto; in altre (come il Migliorini e ancora l’Itis, oggi) l’accensione è avvenuta in ritardo, facendo sì che al loro arrivo gli alunni trovassero le aule fredde. La responsabilità di questi disguidi, afferma Ciangherotti, è tutta da attribuire alla Tecno MS Srl (ex Tecnocivis), azienda con sede a Genova e a Savona (in zona Paip), ossia la ditta incaricata materialmente del telecontrollo degli impianti e dell’accensione remota.
“L’appalto – spiega il consigliere provinciale – prevede l’obbligo entro le 6 del mattino di verificare il corretto funzionamento degli impianti, in ogni plesso scolastico della provincia. Purtroppo questa mattina da parte della ditta non è stata operata alcuna verifica. E per questo ho dato mandato agli uffici della provincia di applicare tutte le penalità previste per il mancato intervento“. Il contratto, annuncia Ciangherotti, prevede una sanzione di 200 euro per la prima ora di mancato funzionamento (dalle 6 alle 7) e 100 euro per ogni ora successiva. Il tutto da moltiplicare per ogni scuola interessata.
Il consigliere provinciale sceglie dunque il pugno duro: “Ho anche richiesto che domattina alle ore 6 siano fisicamente presenti degli operai di Tecno MS nelle scuole di Loano, Finale e Savona interessate dai problemi di oggi. Voglio che garantiscano il riscaldamento delle aule controllando di persona, e non da remoto, che tutto funzioni regolarmente. Infine, da questa mattina l’impianto verrà lasciato acceso per tutta la notte, per far sì che le aule vadano in temperatura”.
“Chiedo scusa a nome della Provincia agli studenti, ai docenti e al personale Ata – conclude Ciangherotti – per questo disguido che purtroppo non dipende da chi governa la Provincia”