Perché?

Regolamento edilizio, la Lista Civica dei Pietresi contro il “consiglio comunale urgente”

I consiglieri Carrara, Novara e Seppone non parteciperanno all'assemblea per protesta

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Pietra Ligure. “È incredibile ed assurdo che sindaco e maggioranza convochino una riunione del consiglio comunale con all’ordine del giorno un punto così importante e qualificante per la città, come quello rappresentato dal nuovo regolamento edilizio di Pietra Ligure, da approvarsi interamente in quell’unica, sola seduta consiliare”. Così i consiglieri comunali della “Lista Civica dei Pietresi” Mario Carrara, Maurizio Novara, Nicola Seppone, commentano la decisione della maggioranza del sindaco Dario Valeriani di convocare per le 14 di lunedì 13 novembre il consiglio comunale urgente che dovrà discutere ed approvare il nuovo regolamento edilizio. Una pratica che sta passando altrettanto “urgentemente” in tutti gli altri parlamentini liguri, vista la scadenza del 18 novembre stabilita dalla Regione Liguria.

Quest’oggi Carrara, Novara e Seppone hanno inviato al sindaco, al presidente del consiglio comunale e a tutta la maggioranza pietrese una lettera in cui esprimono tutte le loro perplessità circa la decisione di convocare un consiglio comunale “urgente” come quello che si terrà lunedì prossimo. Secondo Carrara ed i suoi colleghi, infatti, tale urgenza potrebbe essere deleteria, dato che “il nuovo regolamento edilizio da approvarsi é composto da ben oltre 150 articoli che dovrebbero essere analizzati, discussi e votati, sempre in quell’unica riunione. Appare chiaro che questa, oltre che essere una cosa impossibile é anche una vera provocazione nei confronti del consiglio comunale stesso e dei suoi singoli consiglieri; infatti, chi é quel consigliere che può, nei pochi minuti a disposizione per effettuare un intervento e la replica, confutare il contenuto di ben 150 articoli di un regolamento di una materia complessa come quella edilizia? Al contempo, chi può relazionare su una tale materia illustrandola in modo compiuto al consiglio comunale stesso?”

“Posto che fosse possibile discuterne in questo modo in consiglio comunale (che non lo é…), come potrebbero i consiglieri comunali studiare tutta quanta la materia, che é complessa, nei pochi giorni in cui ne sono stati messi a conoscenza? A che cosa avrebbe dovuto servire la riunione dei capigruppo, convocata dal sindaco per il 9 novembre allo scopo di procedere all’esame del nuovo regolamento edilizio? Un regolamento composto da ben oltre 150 articoli? Per poi procedere alla sua diretta approvazione, dopo soli 4 giorni (comprensivi di sabato e domenica), il 13 novembre, in consiglio comunale? E chi avrebbe dovuto essere quel ‘genio’ che in quella sola riunione avrebbe avuto la capacità, la preparazione e la forza persuasiva per illustrare tutto il complesso regolamento, con le particolari finalità ed obiettivi di ogni singolo articolo? Forse il sindaco, detentore delle deleghe all’edilizia privata ed urbanistica? E dove sarebbe stato il tempo per i capigruppo che, eventualmente, avessero partecipato alla riunione, di relazionare, poi, i propri consiglieri? Fare con loro un’analisi dell’importante, complesso tema, studiare l’argomento, elaborare delle proposte, formulare delle modifiche, presentare degli emendamenti? Dove sarebbe stato questo tempo?”

“Solo chi sia animato dalla malizia di far approvare con un ‘colpo di mano’, tramite poche, “sbrigative pratiche” uno strumento così importante per la vita futura della città, può aver ordito una tale procedura: assurda, arrogante, prevaricatrice, veramente antidemocratica. Oppure, una tale mostruosa assurdità procedurale può esser stata concepita da chi non abbia per nulla la pur minima idea di cosa tratti la materia di un regolamento edilizio e di quanto sia pregnante ed importante per una città. Basti solo pensare che il Regolamento che si va a sostituire é stato adottato dal consiglio comunale nel 1958! Quasi 60 anni fa! Quindi, uno strumento dal contenuto importante, complesso e che ‘dura’ nel tempo”.

“Sinceramente, riteniamo che, visto che chi detiene le deleghe all”urbanistica ed all’edilizia privata ne é direttamente ‘responsabile’ e considerando che ora chi detiene queste funzioni é il sindaco, che notoriamente, non ha nessuna preparazione, né cognizione in materia, egli ne abbia sottovalutato l’importanza e la portata, considerando il nuovo regolamento edilizio comunale alla stregua di un banale regolamento di condominio. Purtroppo per Pietra Ligure”.

I tre consiglieri fanno notare ancora: “Chi vota uno strumento regolamentare come quello edilizio deve poter essere messo nelle condizioni di avere la piena consapevolezza di quello che con la propria votazione va ad approvare: perché ne é responsabile. A maggior ragione, la dovrebbe avere chi queste materie le deve, o dovrebbe, gestire ed amministrare. Purtroppo per Pietra Ligure, come detto, riteniamo che oggi non sia così. La riunione dei capigruppo del giorno 9 novembre per ‘l’esame del nuovo regolamento edilizio comunale, altro non era che la ‘foglia di fico’ dietro cui ripararsi, da parte del Sindaco e della maggioranza, per poter dire ‘L’esame del regolamento glielo abbiamo fatto fare; ora, in quattro e quattr’otto, lo approviamo’. E a riprova che le cose stiano proprio così sta la modalità di convocazione del consiglio comunale del 13 novembre, con la formula ‘straordinaria urgente’. Perché.? Che bisogno c’era di ricorrere ad una convocazione ‘straordinaria urgente’ per accorciare al massimo i termini di convocazione? Cosa c’era di così urgente, da giustificare l’urgenza? Questa é una formula che si usa in casi di necessita quando sussistano delle scadenze di termini perentori o ci siano delle improvvise emergenze. Cosa ‘scadeva’ di così importante? Non ve ne siete accorti prima? Che emergenza improvvisa si é creata? Si sono rotte tutte le pompe dell’acquedotto? Si é crepata una diga (posto per assurdo che ce ne fossero)? E che dire dell’ora di convocazione del Consiglio Comunale alle ore 14? Si vuole pure far in modo di impedire alla gente di intervenire, con questi orari impossibili?”

“Poiché tutto quanto appare solo strumentale per far approvare il nuovo regolamento edilizio in termini e tempi inaccettabili sia perché smaccatamente ‘antidemocratici’, sia perché gravemente lesivi dei diritti delle minoranze di essere poste nelle condizioni di poter studiare le pratiche e potersi documentare su di esse, se di così rilevante importanza come nel caso di specie, i consiglieri del gruppo della Lista Civica dei Pietresi comunicano formalmente che non parteciperanno, per protesta, alla riunione del consiglio comunale del 13 novembre”.

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