Incontro

Pubblici esercizi, delegazione savonese Fipe all’incontro con Papa Francesco

Al centro il ruolo nell'economia e nell'occupazione dei pubblici esercizi, oltre alla convivialità attraverso il cibo

fipe papa francesco

Savona. “Non esiste una buona economia senza un buon imprenditore”. Con queste parole Papa Francesco diede inizio, lo scorso maggio, alla sua visita presso lo stabilimento di Genova dell’Ilva. E proprio ispirandosi a queste parole la FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – ha dedicato l’Assemblea Nazionale svoltasi il 22 Novembre al ruolo della persona al centro della buona economia.

All’assemblea ha partecipato una delegazione della FIPE di Savona guidata dal presidente Pasquale Tripodoro accompagnato dalla moglie Franca. Un’assemblea molto particolare quella di quest’anno, perchè è iniziata con l’udienza generale del Papa, che ha ricevuto in dono dai rappresentanti della Federazione una toque e la giacca da chef come simboli di milioni di persone che in Italia e nel mondo sono impegnate nel settore della ristorazione.

Per questa importante occasione e per sottolineare l’importanza del cibo, FIPE ha fatto inoltre stampare un’edizione speciale di buoni pasto per le opere di carità di Papa Francesco. Ogni buono riporta la frase “Il cibo è un diritto di tutti”, pronunciata dal Santo Padre alla FAO per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Valore del cibo, ma anche delle competenze. Con questo spirito FIPE ha assunto un impegno concreto per garantire un percorso di formazione professionale funzionale all’integrazione sociale e lavorativa di ragazzi in condizioni di disagio: la Federazione donerà dieci borse di studio ad altrettanti ragazzi, sia di nazionalità italiana che stranieri, individuati da Caritas Ambrosiana, per frequentare un corso di panificazione/pizzeria a cui seguirà poi un periodo di stage in azienda.

“Essere a tu per tu con il Papa – dice Pasquale Tripodoro – è stato un momento molto toccante perché il Papa è in grado di trasmettere una forte energia positiva. Nonostante la moltitudine di strette di mano, di sorrisi di parole è in grado di avere un pensiero per tutti, una carezza un segno di vicinanza”.

“Dopo l’udienza con Papa Francesco, – prosegue Tripodoro – abbiamo continuato i lavori assembleari a Palazzo San Calisto con la lecture del Cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale, che ha messo in luce l’importanza di porre la persona al centro di un progetto imprenditoriale per far sì che questo si trasformi in esperienza di successo per l’intera società; i pubblici esercizi bar e ristoranti sono sicuramente dei luoghi di lavoro ma anche soprattutto di aggregazione e convivialità, di servizio alla gente nei grandi come nei piccoli e piccolissimi centri”.

“Ogni giorno interagiamo con centinaia di persone – conclude Tripodoro – in quello che è senz’altro l’aspetto più intimo del vivere, ovvero il cibo. Allo stesso tempo nelle nostre imprese donne e uomini, anziani e giovani, italiani e stranieri lavorano fianco a fianco con l’obiettivo di completarsi reciprocamente, aiutandosi, coltivando rapporti umani che vanno spesso oltre le gerarchie o i vincoli professionali e questa è la grande forza della famiglia dei pubblici esercizi”.

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