Millesimo. Un corpo umano, o meglio ciò che ne resta dopo un lunghissimo periodo di decomposizione. Accanto alcuni brandelli di vestiario, dilaniati dagli animali. Questo il ritrovamento fatto poco prima di pranzo da alcuni cacciatori nei boschi di Millesimo.
Lo scheletro è stato ritrovato poco sotto il santuario della Madonna del Deserto, andando verso il Melogno, in una zona estremamente impervia e difficile da raggiungere. Impossibile, visto lo stato del corpo, stabilire al momento età e sesso della vittima: l’unica certezza è che la morte risalga a molti mesi fa, forse anni.
Nei dintorni nessun indizio che possa aiutare a far luce sul mistero di quel corpo: soltanto, come detto, i resti degli abiti che indossava, anch’essi resi irriconoscibili dal tempo e dall’intervento degli animali. Sul posto si sono recati i carabinieri, per effettuare i rilievi del caso ed acquisire qualsiasi elemento possa in qualche modo essere utile per le indagini.
Domani il medico legale Marco Canepa, su incarico del pm Ubaldo Pelosi, effettuerà un accertamento autoptico per cercare di dare le prime risposte sull’identità del cadavere e sulle possibili cause della morte.
E anche se al momento non ci sono indizi sull’identità dello scheletro, il pensiero non può non correre ad alcuni dei tanti “scomparsi” del ponente savonese degli ultimi anni. Quattro su tutti: Luca Salvatico, Frigentina Del Rosario, Marisa Comessatti e Luca Catania.