Quinta edizione

La catena incatricchiata 2017 va a Riccardo Magrini

Sarà premiato domani all'hotel ristorante Hermitage di Garlenda

Riccardo Magrini

Garlenda. Domani, sabato 18 novembre, all’hotel ristorante Hermitage di Garlenda, avverrà la consegna della Catena incatricchiata 2017, durante la cena sociale annuale dell’ASD C.S. Ortovero.

La Catena incatricchiata premia, ogni anno la persona, il personaggio, l’atleta che, nel momento topico di qualcosa, incappa in un infortunio che ne limiti o precluda il risultato. L’ambito in cui verrà assegnato il premio è prettamente quello ciclistico, ma la giuria può indicare talvolta anche persone e professionisti di altri settori.

Il premio consisterà in una Catena incatricchiata (Campagnolo, Shimano o Sram) su tavolozza in legno, recante il cognome dell’atleta vincitore e verrà prodotta in un unico esemplare ed artigianalmente da Bruno Valdisserra detto U Diablu.

Quest’anno la Catena incatricchiata va, per distacco, al più incatricchiato di tutti: Riccardo Magrini. Ovviamente, il riferimento a quanto accaduto negli studi di SkySport il 28 agosto scorso è assolutamente non casuale. Risvegliatosi dal coma, Riccardo, parlando di quello che gli era accaduto, ha sempre utilizzato l’ironia garbata che lo ha contraddistinto nella sua vita privata e professionale ed è per questo che insieme è stato deciso di auto assegnargli la Catena incatricchiata 2017. Ospite d’onore della serata l’ultimo vincitore del premio Moreno Moser.

“Siamo un po’ tutti abusivi, infatti quando sono arrivato di là, mi hanno rimandato indietro” (cit. Riccardo
Magrini).

Il premio non ha alcun valore venale, ma vuole essere un riconoscimento ed un risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici deve fare i conti con la sfortuna, il tutto in uno spirito di goliardia, allegria ed amicizia, ricordando che, “L’ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona” (Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907).

Il premio nasce da un’idea del capitano Massimo Botti e Riccardo Magrini in seguito alla sua celebre frase con la quale, in diretta su Eurosport, durante la 15ª tappa del Tour de France 2010, descrisse l’incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port de Balès e che gli costò la perdita della maglia gialla a favore di Alberto Contador.

Albo d’oro del premio: 2013 Alessandro Ballan, 2014 Alessandro Petacchi, 2015 Oscar Gatto, 2016 Moreno Moser, 2017 Riccardo Magrini.

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