Finale Ligure. “Guarda Jan, guarda quanto amore hai portato in ogni luogo in cui sei stata, in ogni persona con cui hai parlato, in ogni cuore che sei riuscita a toccare. Guarda sorellina, guarda quanto ti vogliamo bene”. Sono questi gli ultimi due struggenti versi della lettera che Kevin D’Amato ha voluto dedicare a sua sorella Janira D’Amato, la 19enne che lo scorso 8 aprile è stata drammaticamente uccisa a Pietra Ligure dall’ex fidanzato.
Un breve ma intenso messaggio che Kevin ha voluto indirizzare alla sua sorellina e a tutti quanto la conoscevano, le volevano bene e non l’hanno dimenticata e mai la dimenticheranno.
Una semplice lettera con cui il ragazzo ricorda la sua infinita bontà, il suo “radioso sorriso” e la sua capacità di portare amore in ogni cuore che incontrasse.
Ma anche un invito, che arriva proprio in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” che si celebra oggi in tutto il mondo: con la sua lettera a Janira, Kevin esorta tutti noi trarre insegnamento da quanto accaduto alla giovane finalese. E a non abbassare mai la guardia nei confronti di un fenomeno che, purtroppo, ogni anno continua a mietere tante, troppe vittime.
“La mia idea – spiega Kevin D’Amato – è quella di un piccolo passo che possa essere sincero, diretto e comprensibile a tutti, perché il messaggio che vorrei che passasse deve essere così forte da bastare da solo, con qualcosa di semplice come questo. Spero possa essere letto non solo da chi voleva bene a Janira, ma anche da chi può solo che trarre insegnamento dalla sua storia”.
Ecco la lettera di Kevin a Janira:
Guarda Jan, guarda quella ragazza che, colpita dalla tua storia, ha trovato il coraggio di lasciare il fidanzato, così manesco e possessivo; oppure guarda quella donna, che dopo essere stata malmenata più e più volte dal marito è riuscita a denunciarlo.
Guarda Jan, guarda come la tua tragica perdita, può essere un ennesimo, ma definitivo, campanello di allarme contro la violenza sulle donne.
Guarda Jan, guarda il tuo radioso sorriso illuminare le vie della città sulle locandine di iniziative in tuo onore; proprio quella città che sentivi come casa tua e che non perde occasione per ricordarti ogni giorno, in ogni modo.
Guarda Jan, guarda il cimitero dove riposi ora fare invidia al più rigoglioso dei giardini, grazie a tutte quelle persone che vengono ogni giorno a farti visita, lasciandoti una pianta o un fiore.
Guarda Jan, guarda quanto amore hai portato in ogni luogo in cui sei stata, in ogni persona con cui hai parlato, in ogni cuore che sei riuscita a toccare.
Guarda sorellina, guarda quanto ti vogliamo bene.