Albenga. “Il sopralluogo, da noi richiesto ed ottenuto, presso il cantiere per la realizzazione delle vasche di pre-depurazione, viale Che Guevara, è servito per aver risposta a molti interrogativi sorti attorno a quest’opera”.
Sono queste le parole del consigliere del Movimento 5 Stelle Francesco Di Lieto che, dopo aver richiesto e preso parte ieri al sopralluogo nel cantiere di viale Che Guevera, dove entro maggio sorgerà il grigliatore, ha espresso il proprio parere, tutt’altro che favorevole, in merito al progetto.
“Abbiamo chiesto chiarimenti in merito agli accessi al futuro impianto, non di certo agevoli per gli operatori, visti gli spazi angusti, – ha dichiarato Di Lieto, – la questione, che verificheremo nel progetto esecutivo, del canale a nord del cantiere, a detta dell’impresa, già in contro-pendenza prima dell’avvio dei lavori, lo spostamento dei cavi della corrente elettrica della media tensione dell’Enel”.
“Abbiamo constatato che i lavori procedono speditamente, il cantiere è ben organizzato e non si sono ravvisate problematiche, cosa che non sorprende, considerato il grande clamore mediatico di cui gode questo progetto. A seguito del sopralluogo, permane la fortissima perplessità riguardo al pericolo esondazione, che sussiste su questa zona: gli ‘esperti’ di provincia e regione, con l’avallo del comune, erano e sono ben consapevoli delle enormi criticità idrauliche della zona e, nonostante ciò, hanno deciso di collocare qui un impianto di forte impatto ambientale ed emotivo”.
Una “scelta incosciente”secondo l’amministratore pentastellato, che non ha risparmiato dure critiche agli schieramenti politici che si sono succeduti al governo della Città:“I responsabili di questo sciagurato progetto, PD, Fi e Lega, inaspettatamente presenti in massa al sopralluogo, hanno scelto, da vent’anni a questa parte, di ‘non decidere’, dando vita ad una schizofrenica giostra di progetti, un utilizzo dissennato di soldi pubblici, dichiarazioni e smentite che hanno avuto un unico risultato: la mancata depurazione ad Albenga e l’applicazione della sanzione europea”.
“Come M5S ci siamo sempre battuti per realizzare un impianto completo di depurazione sul territorio ingauno, in accordo con la cittadinanza e senza forzature antidemocratiche. Purtroppo però, essendoci trovati a subire questo progetto scellerato, non ci rimane che monitorare che quanto in esecuzione sia realizzato a regola d’arte e che non vengano utilizzati male altri denari pubblici”, ha concluso Di Lieto.