Finale Ligure. Il consigliere comunale del M5S Davide Badano ha presentato una interrogazione, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, con al centro il caso dello sversamento illecito avvenuto nel torrente Pora a Finale Ligure il 23 ottobre scorso. I liquami finiti nel torrente finalese, secondo le analisi di Arpal, riguardano uno scarto del processo di macinazione delle olive, che andava smaltito come rifiuto speciale.
Il liquame non è una sostanza inquinante e pericolosa, ma resta aperta una indagine della Procura della Repubblica di Savona per smaltimento illecito di un rifiuto speciale: tre le persone indagate, il titolare del frantoio “Falco” di Gorra dal quale proveniva lo scarto, il capo degli operai del Comune e l’addetto dell’amministrazione comunale finalese che ha materialmente riversato la sostanza nel torrente Pora.
I tre responsabili, in relazione a quanto contestato nell’inchiesta giudiziaria, potrebbero cavarsela con una sanzione amministrativa per lo sversamento irregolare, evitando il procedimento penale: la multa inflitta ai tre dovrebbe essere intorno ai 6.500 euro, secondo quanto stabilito dalla normativa (con la conseguente estinzione del reato). Per il responsabile del Comune e per l’operaio non si esclude anche un provvedimento disciplinare da parte dello stesso Comune finalese.
Emergono, però, anche alla luce degli accertamenti investigativi condotti dai carabinieri forestali (ai quali è pervenuta una denuncia specifica sullo sversamento), nuovi particolari sui retroscena che hanno portato alla richiesta del titolare del frantoio di smaltire con l’aiuto del Comune una parte degli scarti di lavorazione, con la successiva azione illecita dell’addetto che ha versato la sostanza nel Pora.
E’ di questa mattina, infatti, una memoria difensiva presentata proprio dal responsabile degli operai del Comune, nella quale sarebbe stata ricostruita la dinamica dei fatti che hanno portato allo sversamento. L’indiscrezione che è trapelata in queste ore è che nella vicenda potrebbe anche essere coinvolto un esponente dell’amministrazione comunale: gli accertamenti e i riscontri investigati sui motivi che hanno portato allo sversamento illecito nel torrente finalese sono ancora in corso.