Finale Ligure. E’ stata aperta una inchiesta sull’intossicazione da carbonio costata la vita ad una anziana ultra novantenne, deceduta questa mattina al Santa Corona di Pietra Ligure dopo essere stata portata in ospedale questa notte, assieme al figlio ancora ricoverato, soccorsi dai vigili del fuoco nel loro appartamento di via Nicotera.
La donna è deceduta a seguito delle gravi conseguenze provocate dalle esalazioni, mentre il figlio 60enne rimane sotto osservazione.
Il pm di turno della Procura savonese, Chiara Venturi, ha disposto l’esame autoptico sul corpo dell’anziana, nell’ambito dell’indagine giudiziaria aperta sulla morte della donna. L’autopsia verrà svolta venerdì.
Proseguono gli accertamenti peritali da parte dei vigili del fuoco, per accertare le cause esatte che hanno provocato le fatali esalazioni.
Stando ai primi riscontri investigativi e a seguito delle verifiche tecniche svolte nell’alloggio, pare che la stufa installata nell’appartamento non aveva a norma la canna fumaria, con un collegamento non sicuro. Infatti, stando a quanto appurato dai vigili del fuoco, il tubo non era fissato correttamente al muro e con il tempo si sarebbe leggermente spostato: in questo modo i fumi si sarebbero sparsi nell’abitazione, provocando le esalazioni da monossido risultate poi fatali per l’anziana finalese.
Il figlio della signora, proprietario dell’alloggio e responsabile dell’impianto non in regola, risulta indagato per omicidio colposo.