Albenga. I City Angels di Albenga, che hanno preso forma nella cittadina ingauna dai primi di settembre, sono protagonisti del raduno nazionale di Rimini, che si è svolto nella giornata di ieri e che si conclude oggi.
“A questo incontro sono presenti oltre 200 “angeli” e in tanti ci hanno potuto raggiungere solo on line n quanto impossibilitati a partecipare: al centro i temi della sicurezza e della solidarietà” dicono i “City Angels” ingauni.
“Per la sezione di Albenga esiste l’importante progetto di realizzare uuna sede provinciale con l’apertura di una nuova struttura operativa nel Savonese. Ad Albenga la famiglia degli Angeli cresce, ora ci sono 9 angeli effettivi e sei ausiliari in più un piccolo gruppo si sta formando nel resto della provincia”.
“Per far crescere la sede e garantire più copertura nei servizi cerchiamo volontari e sponsor, ma soprattutto cerchiamo una sede operativa in cui poter stoccare il materiale da distribuire a chi ha bisogno” concludono gli “angeli” albenganesi.
Ad Albenga la prima squadra che si è formata è composta da 6 uomini e 3 donne, dai 19 ai 66 anni. I volontari sono impegnati sul territorio in stretta collaborazione e sinergia con le forze dell’ordine, polizia municipale, istituzioni e associazioni di volontariato. Il “movimento” di volontari in basco blu e maglietta rossa ha la missione di aiutare chiunque sia in difficoltà, a cominciare dai senzatetto, e prevenire e contrastare la criminalità in collaborazione con le istituzioni.

L’annuncio della nascita di un gruppo di “angeli urbani” ad Albenga era arrivato ai primi di agosto, l’11 settembre il primo giro nella città della Torri: fondati a Milano nel 1994 dal giornalista e docente universitario Mario Furlan, sono oggi presenti in 17 città italiane ed a Lugano, in Svizzera. Sono composti da persone maggiorenni di qualsiasi età e nazionalità: ad oggi la metà degli Angels sono donne, ed il 30 per cento immigrati. Si fanno riconoscere grazie al loro abbigliamento, una maglietta rossa ed un basco blu come quello dell’Onu proprio a sottolineare la volontà di essere una forza di pace; per la stessa ragione naturalmente non portano armi.
Per diventare un “Angel”, una volta superato un test psicoattitudinale, si deve superare un corso di formazione durante il quale vengono date nozioni giuridiche, di primo soccorso, alcolismo e tossicodipendenza, di psicologia e di comunicazione. Inoltre vengono impartite lezioni sulle tecniche di squadra e lezioni di autodifesa. Al termine del corso è previsto un esame finale.