Giro d'affari

Il business del turismo nel savonese: Alassio in testa con 190 mln, Finale 162 mln, Loano 133 mln

Ecco i dati sul convegno di ieri sera a Varazze alla presenza dell'assessore regionale Gianni Berrino

Varazze. Sono molte le differenze dell’impatto economico che l’economia turistica determina nelle città della provincia. Se Varazze ad esempio, registra un business annuale complessivo legato al turismo per 88.4 milioni, Alassio “fattura” per 190,5 milioni, Loano 133 milioni di euro e Finale Ligure per 162 milioni. Questo il primo dato messo in evidenza tra quelli discussi ieri sera nell’incontro “Turismo a Varazze, i dati e le scelte” promosso dall’associazione “Azione Popolare”.

Nell’analisi sono stati prese in considerazione sia le attività ricettive sia il business indotto delle seconde case e le relative ricadute sul settore commerciale, calcolando le spese medie dei turisti italiani e stranieri e di coloro che soggiornano con le seconde case di proprietà o in affitto. Un dato che ha valutato a 360° il giro economico che il turismo determina.

Significative le differenze per ogni singolo cittadino residente: se a Varazze il turismo “pesa” per 2.823 euro per abitante, ad Alassio l’importo legato al turismo è di 7.374 euro in un anno, a Loano 4.966 euro e a Finale Ligure 5.879 euro. Dati raccolti dall’utilizzo incrociato di varie banche dati, tra i quali Istat, Banca d’Italia e Unioncamere e dell’Osservatorio per il turismo della Liguria.

Sono i principali dati messi in evidenza nell’incontro di ieri sera organizzato a Varazze dall’associazione culturale Azione Popolare, presente l’assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino e il presidente degli albergatori di Varazze Andrea Bruzzone. Foltissimo il pubblico, con sala gremita di cittadini e molti rappresentanti di associazioni e partiti. Assente l’Amministrazione comunale.

Il presidente dell’associazione Guido Pizzorno in apertura ha spiegato come ci sia “una grande necessità di approfondire seriamente il tema dell’economia turistica per capire esattamente cosa e come fare, citando un dato – anche questo contenuto nella relazione presentata da Fabio Fano – di come a Varazze il turismo incida per quasi il 50% dei redditi complessivi della città che sono circa 240 milioni di euro. Ciò nonostante a Varazze mancano le scelte di fondo ragionate e i dati rafforzano questa convinzione.”

L’assessore Berrino ha illustrato le iniziative specifiche e le linee guida del turismo insistendo sulla necessità che “di agire a livello locale con l’elaborazione di prodotti turistici locali con la collaborazione coordinata di Comuni, parchi, associazioni di categoria e dall’altra la possibilità di consorzi e collaborazioni più ampie che coinvolgano più Comuni e soggetti per elaborare proposte che potranno entrare nei club di prodotti turistici e dunque promossi direttamente dalla Regione Liguria”.

“Ci sono finanziamenti agevolati per la riqualificazione delle strutture per alzare la qualità dell’offerta e siamo presenti ai più importanti appuntamenti internazionali, ma soprattutto dobbiamo ragionare senza logiche localistiche perché promuovere seriamente l’entroterra significa avere vantaggi per tutto il sistema turistico locale. Se si fa una politica seria per il rilancio dell’entroterra del comprensorio unico del Beigua è ovvio che la ricaduta è diffusa su tutto il territorio, costa compresa, che ospita l’80% delle strutture ricettive anche perché il turista moderno ragiona senza confini comunali.”

Andrea Bruzzone presidente degli albergatori ha sottolineato come a Varazze “le infrastrutture siano bloccate da tempo e ci sia una incapacità di programmare le opere pubbliche che possono sostenere gli investimenti privati. Noi come operatori turistici e categorie commerciali, investiamo e ammoderniamo perché sappiamo che si deve proporre una casa in ordine all’ospite, ma se non riusciamo a presentarci con una qualità urbana accettabile non si può migliorare. Occorre confronto e collaborazione. I dati dicono che Varazze fa molta fatica rispetto a situazioni analoghe come Loano e Finale Ligure e i motivi sono evidenti.”

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