Allarme

Bullismo, interrogazione in Consiglio regionale. L’assessore Cavo: “Il picco dei casi intorno ai 15 anni”

"La Regione sta monitorando il fenomeno e messo in campo progetti di prevenzione"

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Liguria. Il consigliere regionale Giovanni Pastorino (Rete a sinistra liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da collega di gruppo Francesco Battistini, in cui ha chiesto alla giunta “visti anche i dispositivi approvati in aula, quale entità abbia in Liguria il fenomeno del bullismo e della violenza sui minori in età scolare da parte di coetanei e quali iniziative intende attivare, o sono state attivate, per affrontare questa grave forma di disagio giovanile, di violenza e di vessazione che rischia di avere sulle vittime, oltre a forti ripercussioni sullo sviluppo psicofisico, anche conseguenze letali”.

Il consigliere ha ricordato il recente caso che ha determinato un’indagine giudiziaria e la mozione approvata dalla maggioranza in Consiglio Regionale circa l’attivazione di sportelli di ascolto e di intervento sugli episodi di bullismo e violenza.

L’assessore alla scuola Ilaria Cavo ha spiegato che nel 2016 la giunta ha istituito un osservatorio che monitora gli episodi di violenza di genere e approfondisce i temi legati al disagio giovanile. Inoltre “il Gruppo di studio sugli abusi e maltrattamenti dei minori – ha aggiunto – ha toccato e sicuramente toccherà ancora anche il tema del bullismo”.

“Secondo uno studio sul tema – ha aggiunto – la situazione della Liguria rispetto al bullismo è in linea con quella delle altre regioni italiane con un picco di casi violenza subita che si colloca sui 15 anni. E’ auspicabile – ha detto – un aggiornamento in collaborazione in coordinamento con l’ufficio scolastico regionale e gli altri attori coinvolti”.

L’assessore ha ricordato, inoltre, il bando regionale aperto nel marzo 2017 per selezionare progetti per azioni di prevenzione precoce anche in ambito scolastico, che coinvolgono anche le famiglie, contro la violenza di genere e il disagio minorile che riguarda, dunque, anche il bullismo.

Per quanto riguarda il cyberbullismo Cavo ha ricordato il progetto finanziato dalla giunta nel 2015 per insegnare nelle scuole l’uso responsabile dei social network.

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