Sicurezza

Allarme furti nell’entroterra di Albenga, il prefetto convoca il Comune: “I controlli saranno ulteriormente intensificati”

Dal Comitato provinciale per ordine e sicurezza: "Sì ai gruppi what's app, a patto che non si sostituiscano alle denunce"

prefettura savona
Foto d'archivio

Albenga. Troppi i furti, in particolare nell’entroterra albenganese, e la prefettura convoca il Comune per discutere la questione e trovare una linea comune per affrontare quella che sta diventando a tutti gli effetti un’emergenza.

Mentre il sindaco Giorgio Cangiano si trovava a Roma per il polo scolastico, ieri il vicesindaco Riccardo Tomatis si è recato in Prefettura, a Savona, dove è andato in scena il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla riunione erano presenti, oltre al prefetto Giorgio Manari, il questore Giovanni Signer, il comandante provinciale dei carabinieri Dionisio De Masi e della guardia di finanza Giovanni Palma.

Oggetto della discussione: l’escalation di furti avvenuti nell’albenganese negli ultimi mesi, che fanno dormire sonni poco tranquilli agli abitanti, in particolare nelle frazioni (Bastia, Campochiesa, Lusignano, San Fedele e Salea tra le altre).

“La Prefettura ha analizzato la situazione e ha deciso di convocarci per varare possibili soluzioni, – ha spiegato Tomatis. – Si sono attivati in maniera pronta, segno che sono sensibili nei confronti delle problematiche che emergono dalle nostre zone”.

Nell’ultimo periodo, le forze dell’ordine hanno profuso grandi sforzi, con un incremento del numero degli uomini e delle pattuglie sul territorio e con tanto di elicottero in supporto per attività notturne e diurne, ma ciò non è stato sufficiente a porre un freno all’ondata di furti, in particolare in appartamento.

“I controlli saranno ulteriormente intensificati, sia con l’utilizzo di uomini in divisa che in borghese, in macchina e a piedi, – ha aggiunto il vicesindaco. – Tra l’altro, ci stiamo avvicinando al periodo natalizio, che aumenterà le presenze sul territorio e, di pari passo, aumenteranno anche i presidi e i controlli”.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei “Gruppi what’s app sulla sicurezza”. Tante gli abitanti delle frazioni che hanno deciso di avvalersi del servizio di messaggistica per aggiornarsi sull’evolversi della situazione e per segnalare episodi e persone sospette. La Prefettura non ha bocciato questo tipo di soluzione, a patto che il tam-tam tramite smartphone non si sostituisca alle denunce alla forze dell’ordine.

“I gruppi what’s app vanno bene, a patto che non si sostituiscano alle denunce e che non creino rallentamenti nella comunicazione tra i cittadini e le forze dell’ordine. Se qualcuno vede qualcosa di sospetto, prima di tutto deve avvisare carabinieri: il sistema di messaggistica va usato in modo responsabile”, ha concluso Tomatis.

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