Si cambia

Albenga, rivoluzione rifiuti e pulizia strade: l’amministrazione stoppa i privati e punta alla gestione pubblica del servizio

Al vaglio del consiglio comunale il possibile ingresso in una società partecipata pubblica, in prospettiva di un affidamento “in house providing”

Via dei Mille Albenga sporcizia Teknoservice
Foto d'archivio

Albenga. Continua senza sosta la bagarre, condita da polemiche quotidiane, che vede coinvolti il Comune ( maggioranza e minoranza), la cittadinanza e la ditta delegata alla raccolta rifiuti e spazzamento strade Teknoservice.

L’ultima lamentela porta la firma dei commercianti di via dei Mille, arteria stradale che questa mattina, stando al calendario dello spazzamento cittadino, sarebbe dovuta essere oggetto delle operazioni di pulizia eseguite da Teknoservice. Operazioni fissate dalle 6,30 alle 8,30 ma che, stando alle parole dei commercianti della zona, e come già accaduto in passato, non sono state eseguite

Una protesta quella dei negozianti, che si sono dovuti armare per l’ennesima volta di scopa e paletta e provvedere in proprio, che ha riacceso nuovamente il tourbillon di polemiche intorno alla ditta privata.

Dal canto suo, il Comune aveva già annunciato la ferma intenzione di non prorogare il contratto con Teknoservice, in scadenza il 24 marzo 2018, ed ora dalle parole si è passati ai fatti.

Nella sua più recente seduta, infatti, la giunta Cangiano ha deliberato “di valutare, in via preliminare, se sussistono presupposti, condizioni e disponibilità al fine di proporre al consiglio comunale l’ingresso del comune di Albenga in una società partecipata interamente pubblica e ciò in prospettiva di un affidamento ‘in house providing’ del servizio”.

Un passaggio, insomma, da una gestione privata del servizio ad una pubblica, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Mariangelo Vio: “Il passaggio del servizio sotto la gestione di una ditta esterna ha evidenziato criticità sotto il profilo dell’efficienza, dell’efficacia del servizio e della governance gestionale dello stesso. Inoltre, la durata di soli due anni di un eventuale appalto del servizio potrebbe non attirare operatori economici del settore del libero mercato”.

“Per questi motivi abbiamo deciso di valutare le condizioni per la gestione del servizio tramite una governance pubblica per garantire un servizio più rispondente alle esigenze della città e un maggiore controllo da parte del comune”, ha concluso l’amministratore albenganese.

La giunta, inoltre, ha già fissato anche l’importo massimo per l’acquisizione delle quote societarie, stimato in 70mila euro.

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