Tassa di soggiorno

Il turista? Un portafoglio con le gambe…

Turista considerato solo come numero, un oggetto...

guida turistica

Se non fosse per l’acquisita capacità di sopportare e di soppesare pacatamente ogni dichiarazione, ci sarebbe da domandarsi dove stiamo andando e quali possono essere i fini reconditi di una dialettica di così basso livello come quella che si è scatenata riguardo la tassa di soggiorno.

Certamente al consumatore/turista non sfugge l’impressione di essere considerato un oggetto piuttosto che un soggetto giuridico; certamente riflette e decide quando si parla o si tratta del suo destino di contribuente occasionale, passivamente dipendente dalle decisioni altrui, siano esse di amministratori a loro sconosciuti o di titolari di attività economiche, che proprio dalla loro presenza in loco traggono benefici e cospicui guadagni.

Mentre in certe occasioni si parla di “colpire” il consumatore/turista definito “mordi e fuggi” quale fosse un bersaglio, in altre si pensa di risparmiare i bambini e i malati (bontà loro) oppure di colpire più duramente in certi periodi stagionali piuttosto che in altri per incrementare il bottino economico.

Se abbiamo motivo di lamentarci come provincia per la nostra posizione nella classifica nazionale della qualità della vita, cerchiamo almeno di riscattarci dando dimostrazione di accoglienza adeguata a chi viene per trovare ristoro da ospite, per un soggiorno sereno senza essere strumentalizzato e trattato come “un portafoglio con le gambe”.

La qualità percepita nasce anche da queste considerazioni. Invitiamo per l’ennesima volta le autorità e le categorie interessate a considerare il rapporto con le Associazioni dei Consumatori come un valore aggiunto per trovare assieme adeguate soluzioni, per una crescita armonica di tutto il tessuto sociale che da un turismo ordinato e rispettoso dei diritti altrui trae indubbi vantaggi.

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