Abitanti e commercianti

Savona, sporcizia e degrado tra via Aonzo e via Pia: “Spettacolo indecente per turisti e bambini”

"I clochard che abitano in zona bevono tutto il giorno e usano il muro della chiesa come gabinetto. E non solo"

Savona. “Uno spettacolo di sporcizia e degrado al quale siamo costretti ad assistere non solo noi, ma anche i turisti che sbarcano dalle navi da crociera ed i bambini che entrano ed escono da scuola”. Così gli abitanti ed i negozianti della zona tra via Pia e via Aonzo a Savona descrivono la situazione con cui, ormai da mesi, devono fare i conti quotidianamente.

Secondo quando spiegato da residenti e commercianti, in zona avrebbero preso a stazionare regolarmente alcuni senza tetto, i quali avrebbero eletto le panchine a loro dormitori ed “appartamenti” a cielo aperto. Con tutte le conseguenze che questo comporta: “Bevono tutto il giorno e usano il muro della chiesa come gabinetto. Ogni giorno troviamo tracce di orina (e non solo) davanti alle entrate dei negozi e delle abitazioni, che spesso vengono anche usate come giacigli di fortuna”.

“Certamente si tratta di persone che vivono in una situazione di disagio – concedono abitanti e negozianti – ma non è accettabile che il loro disagio crei problemi a noi. E non solo: la zona, infatti, è percorsa regolarmente anche dai passeggeri delle navi da crociere del vicino terminal e dai genitori che accompagnano o vanno riprendere i bambini a scuola”.

La situazione, come detto, va avanti da diversi mesi. Anche per questo, prima dell’estate c’era stato chi si era recato in municipio per chiedere un intervento del Comune: “Abbiamo parlato con l’assessore alla sicurezza Paolo Ripamonti, il quale ci aveva garantito che avrebbe preso provvedimenti. Ad oggi, però, non abbiamo ancora visto cambiamenti. E anche le forze dell’ordine pare abbiano le mani legate: facciamo segnalazioni almeno tre volte la settimana ed ogni volta ci viene detto che non possono fare nulla”.

“Noi paghiamo regolarmente le tasse e vogliamo avere la possibilità di vivere e lavorare con serenità”, concludono abitanti e negozianti.

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