Savona. Restano in carcere i due cittadini marocchini, E.A., 36 anni, e G.A., di 26, arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Savona con le accuse di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. I due sono stati interrogati questa mattina dal gip Maurizio Picozzi: uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre l’altro ha accusato l’amico di avergli dato l’involucro con la droga alla vista dei militari.
Il giudice ha convalidato gli arresti e confermato per entrambi la custodia cautelare in carcere. Il loro arresto aveva preso le mosse da un normale controllo in centro a Savona: i militari hanno notato che i due si stavano scambiando qualcosa e che alla vista della pattuglia, gli stranieri hanno gettato a terra lo stupefacente ed hanno cercato di scappare. I carabinieri però li avevano fermati poco dopo e durante la perquisizione, dalle loro tasche era uscito un involucro di plastica contenente circa 30 grammi di cocaina in pietra e confezionata sotto vuoto.
La sostanza era estremamente pura e i pusher avrebbero potuto tagliarla almeno tre volte prima di spacciarla. Lo stupefacente avrebbe fruttato circa 7 mila euro.