Posizione

Sanità savonese, Giacobbe (Pd): “Applicare la legge Balduzzi con la giusta flessibilità”

Lettera aperta della parlamentare savonese Anna Giacobbe

anna giacobbe

Savona. Lettera aperta sulla sanità savonese da parte dell’onorevole del Pd Anna Giacobbe, che arriva proprio alla vigili della conferenza dei sindaci dell’Asl 2 Savonese. “In questi giorni si è parlato di riduzione di sevizi e di cessione ai privati, a proposito della sanità savonese. Altre istituzioni hanno il diritto/dovere di organizzare l’offerta sanitaria, a partire dalla Regione. Anche i sindaci debbano pretendere di avere titolo a decidere insieme. Tutti abbiamo il dovere e la responsabilità di capirei bisogni dei cittadini” scrive nella missiva la parlamentare savonese.

“La legge Balduzzi? Deve essere applicata con i margini di flessibilità che contiene per sostenere al meglio la rete savonese: Savona per il bacino di popolazione servito, per il numero degli accessi, per il ruolo di capoluogo, deve avere un ospedale “vero”, in grado di affrontare le emergenze e tutto ciò che compete ad una struttura destinata a chi ha patologie in fase acuta; l’ospedale di Pietra Ligure si è guadagnato il ruolo di DEA di Secondo Livello (per altro mai completato nella sua dotazione di strutture) e ha al proprio interno eccellenze, che rischiano di essere via via impoverite; abbiamo un’area disagiata come la Valle Bormida, investimenti in strutture nuove, come ad Albenga, che devono essere utilizzate” aggiunge ancora Giacobbe.

“I problemi di equilibrio economico e di efficienza non si risolvono affidandoli agli operatori privati: a maggior ragione se si pensa alla gestione dell’emergenza, legando a questo il mantenimento del pronto soccorso e il ruolo di “ospedale” a Cairo e Albenga. Chi gestisce il punto di accesso decide quanto e per cosa si spende”.

“Integrare gli ospedali, ridurre i doppioni è giusto: ma un ospedale come quello di Savona, ad esempio, deve essere dotato delle attrezzature necessarie per salvare la vita delle persone, quando ce ne sono le condizioni, e la regola deve essere che si spostano gli operatori e non i malati. Vedremo in dettaglio il piano di riorganizzazione aziendale dell’Asl, ci sarà modo di discutere e di valutarne i contenuti nelle prossime settimane”, conclude l’esponente del Pd.

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