Savona. Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere l’occupazione, garantire a tutti una sanità efficiente, rinnovare i contratti a partire da quelli pubblici. Sono queste le richieste avanzate al governo da Cgil, Cisl e Uil, che per la giornata di oggi hanno organizzato presidi e manifestazioni davanti a tutte le prefetture del paese.
L’iniziativa, come detto, è stata indetta a livello nazionale a sostegno dei tavoli di trattativa in corso con il Governo e riguardante la Legge di Stabilità. In particolare, Cgil, Cisl, Uil rivendicano: più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza.
“Una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell’equità e dello sviluppo deve tenere conto di tali richieste che Cgil, Cisl, Uil hanno avanzato ai tavoli di confronto”, dicono le segreterie dei tre sindacati.
Un presidio si è tenuto, ovviamente, anche davanti al palazzo del governo di piazza Saffi a Savona: “In questa giornata – spiega il segretario provinciale della Cgil Giulia Stella – i tre sindacati confederali sono uniti sugli argomenti all’ordine del giorno nel confronto col governo. In una fase di ripresa come questa (almeno a detta del governo) noi dobbiamo assolutamente centrare i grandi temi: l’adeguamento della previdenza rispetto all’allungamento dell’aspettativa di vita e la creazione di un futuro previdenziale per i giovani, specie a fronte delle tipologie contrattuali ormai così diverse e che non danno una tutela previdenziale e in cui c’è ancora un grave periodo di crisi che non permette di avere una carriera continua”.
Ma non solo: “C’è poi il problema legato ai servizi sanitari: nel documento di programmazione economica e finanziaria troviamo una diminuzione delle risorse a disposizione della sanità. La gente rinuncia a curarsi. I pensionati, le giovani famiglie hanno difficoltà a sostenere le spese e a garantire a sé stessi e ai propri figli una salute certa così come previsto dalla Costituzione. E poi c’è la questione dei contratti dei pubblici, fermi ormai da molti anni e per i quali bisogna trovare una via d’uscita”.
“Abbiamo bisogno di risposte dal governo. Siamo davanti al palazzo del governo di Savona per sollecitare tutte le prefetture a farsi parte attiva in questa situazione. I sindacati hanno sempre dimostrato responsabilità: ancora oggi Cgil, Cisl e Uil uniti chiedono tante risposte per il nostro paese”.