Boissano. “Parlare coi bambini significa parlare con i cittadini di domani ed insegnare loro cosa vuol dire agricoltura. Parlare di agricoltura significa anche parlare di storia, di scienza, di dissesto e cura del territorio, di turismo. Significa parlare di un insieme di cose di cui a volte non ci rendiamo conto”. Così il presidente provinciale di Coldiretti Savona, Gerolamo Calleri, spiega il senso dell’attività didattica che svolgeranno oggi e domani otto classi delle scuole elementari di Boissano.
L’iniziativa è stata organizzata dalla stessa Coldiretti in collaborazione con l’amministrazione comunale del sindaco Rita Olivari e in collaborazione con l’azienda agricola “Vivai Montina” di Cisano sul Neva e porterà i bimbi a scoprire tutti i segreti dell’agricoltura del nostro territorio: quali sono e come si coltivano i principali prodotti, come possono essere trasformati, in quale modo l’attività agricola influenza l’ambiente e soprattutto quanto sia stata e quanto ancora essa sia importante dal punto di vista sociale, culturale ed economico.
“Molto spesso succede che i bambini (ma anche gli adulti, perché secondo me abbiamo saltato una generazione) non conoscano più quali sono i frutti e le verdure di stagione – spiega Calleri – Perciò dobbiamo tornare ad insegnare ai bambini cosa vuol dire agricoltura e cosa vuol dire cibo. Che non è soltanto una merce, ma è qualcosa di più: è ciò che conserva la nostra storia e la nostra identità”.

“Quando si parla di cibo non si dice ‘quanto vale’ ma ‘quanto costa’. Noi dobbiamo invertire questo ragionamento e andare a cercare quanto di bello e di buono abbiamo sul territorio e valorizzarlo. In questo modo avremo fatto bene al turismo, al territorio e ai bambini, che così potranno capire che cosa produce l’Italia e perché tutto il mondo invidia il nostro agroalimentare”, conclude Calleri.

“L’attività svolta nelle nostre scuole – aggiunge il sindaco Olivari – ha lo scopo di insegnare ai bambini quali siano i tesori del nostro territorio dal punto di vista agricolo e alimentare e quanta cura sia necessaria per mantenerli e produrli. E’ utile che le nuove generazioni sappiano che cosa hanno intorno. La conoscenza del territorio va di pari passo con la consapevolezza della fatica dell’uomo per produrre ciò che mangia”.
Tra oggi e domani otto classi delle scuole parteciperanno ad attività di laboratorio in aula che le porteranno ad approfondire la conoscenza dei prodotti “a chilometro zero” e poi la prossima primavera gli alunni visiteranno le aziende così da vedere sul campo come si coltiva un orto: “Gli alunni scopriranno con i loro occhi come si trasformano i prodotti: come il latte di capra diventa formaggio, ad esempio, o come la frutta si trasformi in marmellata”.