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Festival Teatrale di Borgio Verezzi: in tournée 14 spettacoli delle ultime due edizioni

Ripresa invernale degli spettacoli che hanno debuttato a Verezzi nelle ultime due edizioni del Festival Teatrale

Borgio Verezzi. Il primo a ripartire sarà “Un borghese piccolo piccolo”, protagonista eccellente Massimo Dapporto, e lo farà Venerdì 13 ottobre al Tor Bella Monaca di Roma, per poi passare dal 17 in un teatro prestigioso come l’Eliseo. Ma tutti gli spettacoli lanciati la scorsa estate dal 51° Festival di Borgio Verezzi (e anche alcuni dell’edizione del Cinquantennale) stanno per affrontare tournée invernali. “Caso mai ve ne fosse ancora bisogno, è l’ennesima conferma di quanto la nostra rassegna sia una vetrina che porta il nome di Borgio Verezzi in giro per tutta l’Italia e in qualche caso anche all’estero”, commenta con soddisfazione il direttore artistico Stefano Delfino.

Con il “Borghese”, in scena nella capitale sino al 5 novembre e poi atteso da un lungo tour, sta per debuttare anche un altro dei successi verezzini: “Non mi hai più detto ti amo”, con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, che il 18 ottobre riprenderà da Seregno per fare tappa anche a Bologna e Palermo e concludere il viaggio in aprile al Manzoni di Milano. “Le bal” (Giancarlo Fares, Sara Valerio Greco), che ricomincia il 19 ottobre al Teatro Menotti di Milano, chiuderà a fine maggio la stagione della Sala Umberto di Roma.
“Sabbie mobili” (Roberto Ciufoli, Nino Formicola, Max Pisu) decollerà il 4 novembre da Prato, quindi attraverserà la Penisola dal Friuli alla Puglia, con soste a Milano e al Parioli di Roma, mentre “Queste pazze donne” (Paola Quattrini, Vanessa Gravina, Emanuela Grimalda) farà il suo esordio il 30 novembre ad Ascoli e proseguirà per Veneto, Lombardia e Piemonte. “Vivo in una giungla, dormo sulle spine” (Amanda Sandrelli, Luchino Giordana) sarà a Genova dal 15 al 19 novembre al Duse e il 23-24 al Cargo prima della tournée in Toscana, Lazio, Veneto e Lombardia.

“Cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio?” (Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi, Giorgio Caprile) riprenderà il 27 dicembre alla Sala Hanbury di Alassio poi chiuderà l’anno a Roma. In primavera, a rimettersi in moto saranno “La Vedova Scaltra” (Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno), atteso tra marzo e aprile a Firenze, Bologna e al Carcano di Milano, e “La cena delle belve” (Marianella Bargilli, Maurizio Donadoni, Gianluca Ramazzotti), che andrà poi in tournée nella stagione 2018-19.

Ma in pista tornano anche ben cinque spettacoli del 50° Festival di Borgio Verezzi. “Fiore di cactus” (Benedicta Boccoli, Maximilian Nisi) è alla Cometa di Roma fino al 22 ottobre. “Parenti serpenti”, con Lello Arena, e “Sorelle Materassi con Milena Vukotic e Lucia Poli (i due spettacoli vincitori del Premio Camera di Commercio) hanno tappe importanti: il primo all’Eliseo di Roma, a Napoli e a Torino; il secondo al Quirino di Roma e al Parenti di Milano. Sempre al Quirino, e al Carcano di Milano, andrà in scena anche “Dieci piccoli indiani” (Carlo Simoni, Luciano Virgilio, Ivana Monti), la cui edizione spagnola, diretta sempre da Ricard Reguant, è in questi giorni al teatro Apolo di Barcellona.”L’avaro” con Alessandro Benvenuti riparte il 2 novembre da Arezzo e “L’inquilina del piano di sopra” (Gaia de Laurentiis, Ugo Dighero) sarà il 16 febbraio a Genova e poi in Svizzera a Locarno.

Molto soddisfatto anche il sindaco Renato Dacquino: “Ottimo! Oggi più che mai il successo del Festival di Borgio Verezzi si misura nella capacità di ottenere risultati concreti (in termini di presenze, dati economici, qualità degli spettacoli, proposte culturali), nello sviluppo generato sul nostro territorio grazie alla grande visibilità sui media e al ‘passaparola’, negli effetti virtuosi che durano tutto l’anno per i nostri operatori turistico-commerciali, nella presenza a livello nazionale di così tanti spettacoli. Tutto questo è il miglior riconoscimento per tutti noi e per la nostra comunità.”

Aggiuge il consigliere delegato al Teatro Maddalena Pizzonia: “Il numero di spettacoli che vengono generati durante il Festival per poi percorrere successive tournée ricche di successi in giro per l’Italia continua a crescere e, per un piccolo paese come Borgio Verezzi, questa è una grande fonte di successo e di pubblicità. Come ogni anno, la legittimazione della qualità degli spettacoli tramite la presenza in cartellone nei più famosi teatri Italiani è un’ulteriore conferma del lavoro fatto, unita a dati economici sempre eccellenti e presenze che rasentano il sold out in quasi in ogni serata.”

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