Battaglia

Esuberi Carige, ordine del giorno in Consiglio regionale a sostegno dei dipendenti

Le rappresentanze sindacali in Regione nell'ambito della vertenza sul piano industriale della banca ligure

esuberi carige regione

Il Consiglio regionale della Liguria ha firmato e approvato all’unanimità un ordine del giorno, emerso dalla riunione di capigruppo, con cui l’assemblea legislativa ligure si è schierata contro gli esuberi paventati dal gruppo Carige, di cui la metà interessano il territorio della regione: in ballo oltre 1.000 posti di lavoro. Questa mattina c’è stato un incontro in Regione con le rappresentanze sindacali, preoccupate per un piano industriale di pesanti tagli e ridimensionamenti per l’istituto bancario ligure.

“È il punto di partenza di un percorso di approfondimento che proseguirà in Commissione Attività produttive e che dovrebbe portare a una risoluzione – dice Marco De Ferrari, capogruppo del M5S Liguria -. Il nuovo piano industriale trasformerebbe Carige da banca tradizionale a “banca a rete”, ossia equivalente a un supermercato che vende servizi altrui. Un mutamento storico che provocherebbe quasi 1000 esuberi (dagli attuali 4800 dipendenti a 3900, di cui la metà dei tagli riguardano proprio la Liguria), con un grave rischio di dispersione di un patrimonio di professionalità interna e di un collettore importante per i fondi europei e il sostegno ad artigianato e piccole-medie imprese locali” conclude il consigliere del M5S ligure.

“Una situazione preoccupante dal punto di vista dell’occupazione, sia diretta che indiretta, cui si aggiunge l’apprensione per il possibile cambio di natura dell’istituto bancario, che diventerebbe più simile a esperienze creditizie del sud Italia con un minor legame col territorio e i suoi soggetti economici” dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria Gianni Pastorino.

“Preoccupa inoltre la possibile chiusura di varie filiali periferiche: ciò determinerebbe sicuramente disagi per i risparmiatori liguri”.

Il documento impegna la giunta a seguire con particolare attenzione l’evolversi della trattativa in corso, mettendo in atto ogni azione utile a tutela dell’occupazione e dei processi economici delle imprese che si appoggiano alla banca. “Certamente una perdita di circa 1000 unità in questo settore, che si aggiunge alla crisi del polo industriale, alimenta l’idea di un pericolosissimo declino occupazionale nella nostra regione” conclude il consigliere regionale Pastorino.

Il documento, inoltre, sottolinea l’impatto negativo che il piano avrebbe, sull’economia locale e, in particolare, sull’accesso al credito delle imprese in un contesto già di forte crisi del sistema produttivo.

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