Sopra la norma

Calice, arsenico nell’acqua di Carbuta: residenti riforniti con le autobotti

Problemi all'approvvigionamento nella frazione di Calice, alcuni abitanti accusano: "Comunicazione poco efficace"

Rubinetto Siccità
Foto d'archivio

Calice Ligure. Arsenico nell’acqua a Carbuta, frazione di Calice Ligure. Da alcuni giorni la zona è rifornita da autobotti a causa di un superamento dei valori di arsenico nell’acqua di alcune fontane della zona.

Il fenomeno è emerso lo scorso 12 ottobre, quando alle 13.53 l’Asl 2 ha inviato una nota al Comune di Calice dalla quale emergeva che, a seguito di campionamenti per il controllo dell’acqua, gli esami di laboratorio evidenziavano il superamento dei limiti consentiti di arsenico nelle fontane poste sul lato sinistro del torrente Pora, ad esclusione dell’area di Macherio ed Eze. Nelle ore successive, ulteriori analisi effettuate dal Consorzio per la depurazione delle acque hanno rivelato che il parametro era già rientrato nei valori stabiliti dalla legge nella fontana di piazza Cesio, mentre era superiore di 2 microgrammi al litro in quelle di Carbuta.

Il giorno dopo quindi, quando la nota è stata acquisita dagli uffici comunali, il sindaco ha immediatamente provveduto ad emanare una ordinanza “contenibile ed urgente” con cui vietava “l’utilizzo ai fini potabili delle acque dell’acquedotto comunale”, così come per la preparazione degli alimenti, a tutti i residenti della frazione di Carbuta nell’area compresa tra Ca’ du Vista, a scendere verso valle, fino a Ca’ di Ciri compresa. Nel frattempo il Consorzio ha immediatamente interrotto gli emungimenti dalle fonti “problematiche” ed attivato l’approvvigionamento idrico del centro abitato di Calice con autobotti.

Misure tempestive che, però, non hanno soddisfatto tutti i residenti dell’area, ed alcuni di loro hanno contattato IVG.it per criticare la gestione dell’emergenza. Sotto accusa la scarsa comunicazione della notizia: “Noi abbiamo continuato a bere – rivelano alcune famiglie – perchè l’ordinanza è stata affida su un cartello stradale che non si vede quasi, in formato A4 e scrittura piccolissima. Non si vede a piedi, figuriamoci in auto… e questo mentre in tutto il paese sonoaffissi manifesti di castagnate stampati in colori fluorescenti”.

Oltre al cartello, il Comune ha diramato l’avviso attraverso alcuni post sulla pagina Facebook ufficiale: il primo sabato mattina, contenente l’ordinanza, gli altri nel corso del weekend, con gli aggiornamenti sulla situazione. Ma secondo i residenti l’amministrazione avrebbe dovuto utilizzare forme di comunicazione più efficaci. “Non per polemizzare – scrivono – ma in un paese di ‘quattro gatti’ il Comune doveva preoccuparsi di avviare tutti tramite sms come fanno in tutto il mondo”.

Al momento il Consorzio sta alimentando la rete idrica con le autobotti, portando acqua a Campogrande ed a Carbuta. “Questo – spiegano dal Comune – per evitare di utilizzare sorgenti e pozzi la cui acqua non risultava nei parametri previsti”. Oggi saranno forniti i risultati delle analisi sui campioni raccolti ieri e questa mattina. “Nonostante l’acqua immessa nella nostra rete sia quella portata con le botti e quindi misurata e rispondente ai parametri previsti – concludono dal municipio – si raccomanda attenzione nell’uso della stessa in quanto in caso di spreco si potrebbero verificare mancanze di questa risorsa in alcune zone del nostro Comune”

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