Borghetto Santo Spirito. E’ stata respinta nella forma e nelle modalità ma accettata e condivisa negli obiettivi la mozione che oggi gli esponenti di minoranza di “In Cammino” Giancarlo Maritano e Maria Grazia Oliva hanno presentato al resto del consiglio del consiglio comunale e riguardante l’istituzione di una “commissione di indagine/inchiesta riguardo alle condizioni che hanno determinato la situazione del bilancio del Comune di Borghetto Santo Spirito”.
Come noto, ad agosto l’amministrazione comunale del sindaco Giancarlo Canepa si è trovata costretta a dichiarare il pre-dissesto a causa del disequilibrio di bilancio da un milione e mezzo di euro emerso nel corso del quarto anno di mandato dell’ex primo cittadino Gianni Gandolfo. Come ricordato da Maritano e Oliva, lo scorso 11 agosto il consiglio comunale ha deliberato “di accedere al procedimento giuridico del pre-dissesto al fine di consentire nell’arco di dieci anni il risanamento del grave deficit di bilancio accertato”.
Al fine di “adottare le opzioni più idonee a garantire il buon risultato del processo di risanamento” Maritano e Oliva ritengono che sia indispensabile “accertare ed informare la cittadinanza dei motivi e delle cause, tecniche o politiche, che hanno portato all’attuale situazione di dissesto economico” e di “conoscere gli eventuali errori commessi in sede amministrativa nel corso degli ultimi tre mandati elettorali al fine di evitare la ripetizione degli stessi nell’impostare la pratica di pre-dissesto”.
Per questi motivi, i due consiglieri di minoranza hanno chiesto al consiglio “di istituire una commissione consiliare di indagine finalizzata alla raccolta di tutti gli elementi che consentano di accertare con precisione le cause che hanno determinato l’attuale stato di deficit, di individuare gli eventuali responsabili e soprattutto di consentire all’amministrazione comunale di evitare, nel predisporre la pratica di pre-dissesto, gli eventuali errori commessi”.
Nella loro mozione, Maritano e Oliva chiedevano che la commissione di indagine si avvalesse “di consulenti tecnici estranei all’amministrazione comunale” e avesse come obiettivo “la raccolta di tutti gli elementi che spossano configurare con precisione il nocumento arrecato all’ente, procedendo alle audizioni che riterrà più opportune al raggiungimento di questi scopi. I lavori si dovranno concludere entro sei mesi dalla data di insediamento ed i risultati dovranno essere presentato dal presidente della commissione al consiglio comunale in una relazione ufficiale”.
Al termine della presentazione del documento, il sindaco Canepa ha spiegato: “Circa le finalità della commissione, Maritano e Oliva sfondano una porta aperta. Più volte ho manifestato l’intenzione di approfondire questi aspetti e convocare un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini come si è arrivati a questa situazione dove siano le responsabilità. Ma questo compito non deve essere assolto da una commissione di indagine. C’è già un organo preposto che potrebbe svolgere lo stesso compito in maniera analoga: è la commissione dei capigruppo. Le commissioni consiliari permanenti hanno diritto di accedere ad atti e documenti, convocare audizioni con esperti, funzionari e passati amministratori”.
Il primo cittadino ha giudicato la proposta del gruppo di minoranza “po’ strumentale. Maritano e Oliva avevano già richiesto la creazione di una commissione nello scorso consiglio comunale, salvo poi il giorno dopo indicare con certezza nomi e cognomi dei responsabili. Sicuramente le finalità della mozione sono condivisibili, ma ritengo che queste stesse finalità possono esser perseguite dalla commissione dei capigruppo. Tra l’altro, nella richiesta i consiglieri propongono di ricorrere a consulenti esterni. Ma chi pagherà i loro compensi? La nostra amministrazione ha già dovuto prendere decisioni dolorose come dimezzare i contributi alle famiglie e alle società sportive (che rischiano di non essere più in grado di andare avanti) e voi parlate di consulenti esterni? Poi mi sento di affermare ancora questo: è fastidioso sentirsi puntare sempre il dito contro, così come fate proponendo di istituire una commissione di inchiesta”.
Maritano ha respinto la proposta alternativa presentata dal sindaco: “La commissione capigruppo si occupa di cose ordinarie, l’indagine sulle cause del buco di bilancio rappresenta una situazione straordinaria, che richiede una commissione specifica. Dite che non ci sono i fondi per pagare i consulenti eppure nella pratica di bilancio avete inserito una spesa procapite di 6.50 euro per ogni cittadino per ristrutturare i Bot. Approvate questo e poi non volete spendere la metà di questa cifra per fare luce sulla questione? Come possono i consiglieri di minoranza capire aspetti strettamente tecnici come quelli riguardanti il bilancio? Nello spiegare in parte i problemi di bilancio avete parlato di inadeguatezza dell’ex sindaco Gandolfo, noi vogliamo capire se è vero e dove stanno gli errori per poter spiegare ai cittadini come si è arrivati a questo punto”.
Pier Paolo Villa di “Liberiamo Borghetto” ha aggiunto: “L’incontro pubblico coi cittadini di cui ha parlato il sindaco andava fatto prima dell’apertura della procedura di pre-dissesto avvenuta ad agosto. Sono passati due mesi, ma di questo incontro ancora non si sa nulla. La verità non può essere strumentale, la verità è verità. Perciò noi riteniamo di appoggiare la mozione dei colleghi dell’altro gruppo: vogliamo conoscere i responsabili di questo pre-dissesto, è necessario fare chiarezza e luce su quanto successo in Comune negli ultimi anni”.
Canepa ha chiosato: “La commissione capigruppo può occuparsi di questioni di carattere generale che non possono essere affrontate da altre commissioni, perciò resta l’organismo adatto a svolgere queste verifiche. Circa l’incontro pubblico, avverrà nel momento in cui il piano di rientro sarà ultimato. Oltre a denunciare i possibili responsabili, dovremo comunicare alla gente cosa prevede il piano. I borghettini hanno il diritto di saperlo”.
Alla fine la mozione è stata bocciata grazie ai voci contrari dell’intera maggioranza (la minoranza ha votato a favore).